domenica 20 luglio 2008

Foligno PUC2

Puc 2 è una sigla che ai più non dice niente. Ma in realtà il “Programma urbano complesso di seconda generazione” potrebbe rappresentare una buona, se non irripetibile, occasione per tentare di rilanciare il centro storico.
Questo, per lo meno, è ciò che emerge dalle parole dell’assessore all’urbanistica Joseph Flagiello.
Che domani sera (ore 21, corte di palazzo Trinci) illustrerà insieme con l’assessore regionale Silvano Rometti, le caratteristiche e le finalità del “programma” che può portare dai 3 agli 8 milioni di euro destinati al rilancio del centro di Foligno.
“La Regione Umbria - spiega Flagiello - ha emanato un bando, con scadenza 30 settembre 2008, rivolto ai comuni con oltre 10 mila abitanti denominato Puc2.
L'amministrazione comunale di Foligno ha scelto di progettare un intervento integrato sul centro storico della città ed è in corso l'elaborazione di un programma per un ammontare compreso tra 3 ed 8 milioni di euro, più una compartecipazione pubblica per almeno il 15% ed una quota di coofinanziamento privato per un minimo del 30%”.
In poche parole, si tratta della possibilità riservata ad attività artigianali, commerciali e ricettive (sia nuove che già esistenti) di accedere a finanziamenti di cui il 30 per cento a fondo perduto.
Flagiello (e il gruppo di lavoro) sta elaborando un bando pubblico a cui potranno partecipare tutti i cittadini che abbiano intenzione di avviare o rilanciare la propria attività in centro storico col sostegno di fondi pubblici.
“L’obiettivo - spiega l’assessore - è appunto quello di dare un impulso al centro attraverso la valorizzazione del patrimonio, l’accessibilità sostenibile e le attività economiche ammissibili a finanziamento, tra cui edilizia residenziale, sostegno alle attività commerciali-artigianali, investimenti in infrastrutture pubbliche, piano di marketing urbano, crescita delle infrastrutture culturali, servizi ai cittadini e alle imprese, ed infine, sostegno alle attività turistiche e ricettive”.
Per quanto riguarda il bando, alla definizione della graduatoria concorreranno i punteggi assegnati alle domande presentate al Comune.
In particolare, ha spiegato Flagiello, si terrà conto della tipologia di intervento, della sua localizzazione, della categoria commerciale, dell’entità del finanziamento e del soggetto attuatore.
Ma non è tutto: l’assessore ha in mente un progetto che, se si realizzasse, potrebbe davvero rappresentare una svolta per la mobilità (e quindi la vivibilità) del centro storico. Si tratta di un “mini scalo merci” da realizzare evidentemente in periferia.
Qui i mezzi pesanti dovrebbero scaricare le merci destinate alle attività del centro storico. Ad effettuare la consegna, poi, sarebbero dei furgoncini alimentati elettricamente. Zero inquinamento, dunque, zero rumori e soprattutto niente più camion tra le strade del centro storico.

Alfredo Donidal Corriere dell'Umbria

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