venerdì 8 agosto 2008

Incontriamo Filippo Furiani

Filippo Furiani è uno dei giocatori più esperti del nuovo Foligno “targato” Roberto Cevoli.
I suoi 31 anni di età e i tanti anni di professionismo alle spalle, lo incoronano a pieno titolo uno dei leader indiscussi del Foligno insieme a Juan Martin Turchi.
L’ex giocatore del Sassari Torres vuole mettere al servizio dei suoi compagni tutto il suo bagaglio di esperienze, consapevole che molti dei suoi colleghi, ventenni o poco più, hanno ancora molto da apprendere per muoversi nella maniera giusta in un campionato di tale spessore.
Anche in queste prime uscite stagionali il centrocampista di Bastia Umbra ha confermato la sua duttilità in campo, giocando sia da difensore che da centrocampista. E’ lui uno dei volti nuovi di un gruppo sempre meno somigliante a quello della scorsa stagione.
Tante partenze (ben 17 giocatori in uscita), altri in attesa di essere ceduti, 8 nuovi acquisti compreso l’ultimo arrivato Matteo Mandorlini, proveniente dal Parma.
Un Foligno completamente rivoluzionato, che ha perso diverse pedine importanti come Moreno Zebi, sbarcato a Cesena. Con Furiani partiamo proprio da questa pesante cessione.
“Sono dispiaciuto - attacca il neo falchetto - perché in ritiro mi ha dato l’impressione di essere un bravo ragazzo. Gli auguro comunque le migliori cose”.
In questi primi giorni che impressione ha avuto di questo Foligno?
“La rosa è buona e soprattutto è composta da gente che sta lavorando molto bene e che segue con molta attenzione le direttive del mister e del suo staff”.
Ce ne pensa del modulo adottato da Cevoli?
“Il 3-4-1-2 impone movimenti ben precisi. Noi cerchiamo di rispettare le consegne. Secondo me è solo una questione di tempo e di applicazione, ma alla fine il lavoro darà i suoi frutti. La voglia di applicare lo schema c'è da parte di tutti, il mister sa che noi abbiamo una buona cultura del lavoro e non solo, ognuno di noi richiede da se stesso il massimo”.
Quindi si lavora senza soste.
“Si vede che il Foligno è composto da atleti abituati al lavoro. Io mi sono dovuto adattare e anche in fretta per restare al passo dei miei compagni. Sono contento, lavorare a certi ritmi non mi pesa”.
Cevoli in queste prime uscite ha fatti i suoi esperimenti. Furiani è stato uno dei protagonisti.
“Per quanto mi riguarda non ho avuto problemi a ricoprire più ruoli. Del resto la duttilità è una qualità che voglio sfruttare”.
Ha giocato nel cuore della difesa ed al centro del centrocampo.
“Il mio ruolo l’ho sempre detto è quello di centrocampista centrale, ma l’importante è rendersi utile in ogni evenienza”.
Oggi l’amichevole con il Bastia: un tuffo nei ricordi?
“Io abito a Bastia e quindi è normale che questa gara porta con se tanta emozione. Il Bastia è la società dove sono cresciuto calcisticamente, la società dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili prima della stagione d’Interregionale in prima squadra, che mi ha permesso di fare il salto nel professionistico. Nell’ultimo anno in Umbria ho conosciuto Cherubini, che era un mio compagno di squadra di allora. E’ la prima volta che incontro i biancorossi e fra gli avversari che affronteremo a Norcia ci saranno molti miei amici”.
Bastia ultimo test prima del match di Coppa col Pergocrema.
“Sarà proprio un importante banco di prova, dal momento che la formazione del Pergocrema, fresca vincitrice del campionato di serie C2, si è rinforzata molto. Una squadra che ha tanto entusiasmo e che verrà a Foligno per fare il risultato. Una partita davvero impegnativa. Per uscire indenni e quindi qualificarci dovremo avere bisogno del migliore Foligno. Io spero di essere al meglio e di rendermi utile. Non vedo l’ora di giocare al Santo Pietro, dove mi hanno detto che la tifoseria biancazzurra si farà sentire. Spero di non deludere le aspettative”
Marco Morosini dal Corriere dell'Umbria

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