lunedì 29 novembre 2010

Graziano Carotti in mostra alla Bontadosi ArtGallery di Montefalco

Nei locali della Bontadosi ArtGallery di Montefalco, dal 17 dicembre 2010, saranno in mostra le terrecotte dello scultore cremonese Graziano Carotti. Nato a Cremona il 17 luglio 1946, dopo il diploma di Perito Industriale, si diploma all'accademia di Venezia nel 1971 e completa la sua formazione con frequenze universitarie a carattere umanistico.
Nel corso del tempo acquisisce competenze artistiche lavorando come restauratore di dipinti antichi, scenografo, attore e burattinaio. Numerose le partecipazioni a mostre personali e collettive, le fiere nazionali ed internazionali ed i riconoscimenti conferitigli durante la prolifica carriera. L'esposizione, patrocinata dal Comune di Montefalco e curata da Matteo Pacini, responsabile della Bontadosi ArtGallery, sarà visitabile fino al 7 febbraio con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 22.00. Al vernissage, che si terrà venerdì 17 dicembre alle ore 18.00, presenzierà l'artista.
Dallo sguardo perso e assorto nei pensieri più profondi e enigmatici, le figure sognanti di Graziano Carotti, sembrano vagare, come ipnotizzate, verso una meta mai raggiunta; difficilmente permettono di entrare nel loro mondo fatto di dubbi e perplessità. I personaggi dolci, ingenui e malinconici, rimangono però distaccati ed impermeabili e, apparentemente in preda a chissà quale incantesimo, hanno a loro volta un effetto ipnotizzante su chi li guarda, mantenendo, però, sempre un certo aristocratico distacco. Dall'immediata comunicatività, differentemente a quanto uno spettatore si trovi traslato in un mondo parallelo osservando un quadro, di fronte ad una scultura di Carotti ci si ritrova soli … c'è un'essenza a se stante di fronte, fatta di materia, quasi come fosse corpo vivo… e, per un momento, tutto, intorno, si dissolve.
La raffinata e sottile ironia della sua realtà si fonde ad uno spirito drammaticamente lucido, celato dall'apparente innocenza e spensieratezza dei suoi volti che, in realtà, raccontano di esperienze di vita vissuta e stati d'animo. La capacità di fissare ogni istante e ogni minimo particolare, si manifesta nella resa degli abiti, nei maglioni di lana e nei cappotti con colli di pelliccia, che sembrano morbidamente reali, ma che si rivelano essere, al tatto, l'ennesima prova della maestria del Carotti nel lavorare una materia notoriamente ruvida e porosa, che dopo il suo tocco appare come lana, stoffa, carne... É la grazia una delle principali doti delle opere di Carotti, che non si impara a scuola o in bottega, è insita … e il risultato è che, allo sguardo, il cuore si scalda.

Per ulteriori informazioni http://www.bontadosiartgallery.it/


Lunedì 29 Novembre 2010

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