mercoledì 17 agosto 2011

Rio Fergia, battaglia non finita

Un paese in festa. Questa la reazione della frazione nocerino-gualdese di Boschetto alla sentenza del Consiglio di Stato, che blocca definitivamente i prelievi dai pozzi di Corcia, Sascupo e Rigali. Tanto che il 27 agosto sarà festa grande in tutto il paese. Ma anche un po’ d’amarezza. Quella che deriva dal fatto che “i cittadini si siano dovuti sostituire alle istituzioni”, a detta del presidente del Comitato per la difesa del Rio Fergia, Sauro Vitali. E nonostante la stanchezza dopo tanti anni di battaglie - iniziate giusto nell’agosto del 2004 - gli abitanti di Boschetto sono pronti ad affrontare anche quella definitiva: la cementificazione dei pozzi di ricerca. Per questo scopo, il comitato si sta già attivando e anche nella conferenza di ieri ha ricordato che il Comune di Gualdo, dopo le sentenze del Tar, aveva garantito di attivarsi per la chiusura delle perforazioni dopo la decisione del Consiglio di Stato. Ora che questa decisione è arrivata, gli abitanti rivendicano questo ultimo passo, che metterebbe la parola fine sulla vicenda. Nell’incontro di ieri, il Comitato si è addentrato anche nel merito della sentenza del 4 agosto scorso, specificandone alcuni elementi contenuti: l’incompetenza e la violazione di alcuni principi da parte della giunta regionale, la mancata effettuazione della valutazione di impatto ambientale dei pozzi, l’inadeguata valutazione dell’intervento sull’economia locale e la carenza della valutazione tecnico-economica della società che ha richiesto gli ulteriori prelievi. Elementi in accordo con le sentenze del Tar e con i ricorsi presentati da Comitato e Comune di Nocera Umbra.

“Gli abitanti di Boschetto hanno dato una grande lezione di civiltà alle istituzioni, vincendo una battaglia unica in Italia e nel mondo - ha precisato Vitali - Oggi abbiamo vinto, ma il nostro lavoro prosegue, sia per chiudere definitivamente i pozzi, sia in attesa della decisione del commissariato per gli usi civici, perché vogliamo capire perché ad un privato è stato permesso di realizzare i pozzi su un terreno che appartiene alla comunità”. E dalle parole ora è necessario passare ai fatti. Ad intervenire per il comitato, anche Alessandro Petruzzi, che ha specificato infatti come nella sentenza sia scritto che vada “eseguita all’autorità amministrativa locale”. E sarà proprio questa la linea delle richieste del comitato, pronto alla festa finale solo nel momento in cui i pozzi saranno cementificati. Presenti anche i comitati Pro acqua di Gualdo Tadino e quello degli artigiani de La Paciana di Foligno, l’ex sindaco di Nocera Donatello Tinti e il senatore Domenico Benedetti Valentini

Eirene Mirti
Corriere dell’Umbria del 17 Agosto 2011

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