mercoledì 11 luglio 2012

Il fiume Topino e la sua morte!

Il fiume Topino è ridotto all'agonia dalla crisi idrica. L'ecosistema fluviale sta subendo forti contraccolpi, batoste talmente pesanti che potrebbero comprometterne l'equilibrio naturale. I folignati hanno da sempre un rapporto viscerale con il loro fiume e non sopportano di vederlo in questa situazione d'agonia. Solo passare lungo le sue sponde o attraversare i ponti stringe il cuore e fiacca l'anima. E allora ecco che - in piena era tecnologica e multimediale - la protesta e l'indignazione dei cittadini esplode sul social network Facebook.

In rete, da qualche giorno, è spuntato un nuovo gruppo: "Il fiume Topino e la sua morte!"
Nome d'effetto ma purtroppo drammaticamente evocativo: basta accedere alla pagina e verificare con i propri occhi una situazione da allarme rosso. Gli effetti di 'Caronte' e 'Minosse' hanno provocato una strage della fauna ittica: distese di pesci morti rimasti intrappolati tra i sassi e la e il letto è oramai completamente asciutto fanghiglia ormai essiccata, interi tratti di fiume con il letto prosciugato più simili ad aride stradine di campagna, pozze d'acqua melmosa dove restano in agonia pesci olmi agonizzanti.
Foto che sono un colpo al cuore ma che almeno servono a scuotere le coscienze. Gli anni scorsi il tema della crisi idrica del Topino ricorreva puntualmente nella aule della politica cittadina e regionale, ma stavolta anche le istituzioni sembrano non vedere. E pensare che quest'inverno le precipitazioni non sono certo mancate, mentre continua il progetto dimessa in sicurezza idraulica per scongiurare eventuali quanto improbabili - piene catastrofiche. Constatato il sostanziale fallimento degli enti che negli ultimi decenni - a vario titolo - avrebbero dovuto evitare un default del genere, nonostante le moderne tecnologie ed i sofisticati mezzi a disposizione, non resta che affidarsi al cielo e sperare in salvifiche piogge.

Corriere dell'Umbria Mercoledì 11 Luglio 2012

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