mercoledì 12 dicembre 2012

Foligno City Vintage

In città sbarca il vintage, con tutto il suo carico di musica, moda, design, modernariato e cultura degli anni quaranta, cinquanta, sessanta e settanta. Dal 14 al 16 dicembre all'interno degli spazi di palazzo Brunetti Candiotti, andrà in scena la quarta edizione di "City Vintage", una manifestazione nata nel 2009 con il nome di "Perugia Vintage" e che per la prima volta e con un nome nuovo, si svolgerà all'ombra del torrino.
"Quelli vintage sono oggetti che nel tempo hanno acquisito valore, in quanto realizzati in un'epoca in cui la qualità era elemento fondamentale della produzione spiega l'organizzatrice Anna Setteposte - tra gli eventi messi in programma è prevista una parte espositiva nella quale faranno mostra di sì alcuni brevetti, fra cui quello della Lambretta e del fusillo della Barilla, la prima pasta secca industriale prodotta in Italia. Il vintage non interessa soltanto chi quegli anni li ha vissuti direttamente, ma anche i giovani di oggi."
La kermesse, organizzata in collaborazione con il Lambretta Club Umbria, metterà insieme appuntamenti differenti, tutti accomunati da un unico stile, quello vintage. Dalla musica alla danza acrobatica, dalla mostra mercato alle esposizioni, dagli aperitivi in tema alle cerimonie del tè, con l'aggiunta di un corso pratico di "cake design", prenotabile al costo di 50 euro.
"L'idea è nata durante l'organizzazione della rievocazione di una gara motociclistica che si tenne a Perugia nel 1954 - rivela Giovanni Bertinelli, presidente del Lambretta Club Umbria - in quell'occasione abbiamo allestito anche una manifestazione collaterale, in stile vintage, che ha subito riscosso un gran successo che siamo certi di replicare a Foligno."
"Ringrazio gli organizzatori per aver portato nella nostra città questo evento ha aggiunto l'assessore alla cultura del Comune di Foligno, Elisabetta Piccolotti - che si inserisce in una politica di attenzione al design e alla creatività che abbiamo portato avanti in questi anni. Foligno à una città che ha saputo riscoprire il gusto per le cose di valore, una caratteristica che può rivelarsi determinante per affrontare aspetti problematici della nostra realtà sociale ed economica."

Daniele Giri
Corriere dell'Umbria Mercoledì 12 Dicembre 2012

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