Il secondo consecutivo che si conclude con uno spareggio, il terzo in quattro anni. La vittoria di San Donato è giunta al termine di un avvincente testa a testa con San Facondino nel corso di tutto il Palio, con San Martino in corsa per lo spareggio sino all'ultimo ma più distaccata e San Benedetto fuori dai giochi subito dopo le prime due prove chiuse con due quarti posti.
Ma è stato anche il Palio delle discussioni e delle polemiche, con inevitabili strascichi anche nei prossimi giorni con un gran lavoro per la commissione dei Saggi che sarà chiamata ad esaminare il verbale redatto dai giudici al termine delle gare.
Non avrà potere di cambiare il risultato finale, questa Commissione, ma crediamo che avrà il suo daffare per valutare quanto successo ed applicare eventuali sanzioni ai vari protagonisti di eventuali scorrettezze delle due gare a pelo.
La vittoria numero 11 per i giallobianchi di Corrado Petrini, comunque, resterà negli annali dei Giochi.
Venendo al Palio, Zeus di San Martino ha dominato la prima gara a carretto, con Tiziano Presciutti fermando il cronometro sul 2'02 , con tre secondi di vantaggio su Pirandello San Donato condotto da Alessandro Cesaretti e Simone Collarini.
Un secondo solo ha diviso Gibilisco di San Facondino 2'18 con Stefano Petrini e Mattia Pasquarelli sul carro - dopo quattro tentativi di partenza a vuoto - e Apollo San Benedetto condotto da Mirko Berardi e Sario Bazzucchi.
Si passava quindi al tiro con la fionda dove Mirko Marinelli (San Facondino) prendeva la sua personale rivincita con il palchetto vincendo lo spareggio con Marco Brunetti (San Donato), precedendo nell'ordine Edoardo Commodi (San Martino) e Marco Parlanti (San Benedetto).
A questo punto tre porte erano in parità al comando, con San Benedetto ormai tagliato fuori dalla vittoria finale.
Decisiva la gara con l'arco dove un altro spareggio tra Marco Nati (San Donato) e Matteo Calzuola (San Benedetto) dava la vittoria al primo, con l'esordiente Luca Castagnoli (San Facondino) che per soli due punti di differenza si doveva accontentare del terzo posto precedendo Damiano Rossi (San Martino).
A quel punto il Palio sembrava già in casa giallobianca con San Donato che precedeva di sei punti San Facondino e di nove San Martino.
Ma l'ultima prova era un susseguirsi di emozioni. Gibilisco con Edoardo Angeli scattava in testa e si avvantaggiava, seguito da Zeus con Giacomo Fioriti, e Apollo con Simone che riusciva a sorprendere Pirandello con Simone Collarini.
A questo punto il Palio era di San Facondino, ma un sorpasso di Pirandello ad Apollo, e il seguente terzo posto di San Donato era il preludio allo spareggio.
Ma già era in arrivo alcune polemiche per qualche colpo di troppo partito tra i diversi fantini in gara.
Conciliabolo dei giudici, quindi l'ufficialità dello spareggio. A quel punto era Pirandello a scattare in testa e contenere fino all'ultimo tratto in salita di via Calai il ritorno di Gibilisco che all'altezza della cattedrale di San Benedetto sembrava ormai in grado di operare il sorpasso.
A quel punto un colpo del fantino di San Donato sul somaro di San Facondino lo arrestava, consentendo a Pirandello di guadagnare qualche metro.
A pochi metri dal traguardo nuovo contatto tra i due somari e reciproci fantini, con Angeli che scendeva di sella per agguantare Collarini.
L'intervento immediato di alcuni portaioli evitava risse, ma la tensione saliva difficile da contenere.
dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008
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