Che rischia di collassare senza il necessario sostegno da parte dello Stato (leggasi ministero della pubblica istruzione).
Sembra un paradosso, anzi probabilmente lo è, ma una struttura unica nel suo genere in Italia (lo dice lo scienziato Edoardo Boncinelli, mica uno qualunque) corre il pericolo di cessare la propria attività se non arriverà personale non docente (tecnici, amministrativi) a sostegno.
Lo ha detto ieri il direttore del Laboratorio di scienze sperimentali, Pierluigi Mingarelli, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il programma delle celebrazioni per il decimo compleanno della struttura.
Nella sala del Camino di palazzo Deli, insieme a Mingarelli, il presidente del Laboratorio, Giovanni Pace, il sindaco di Foligno con il vice (Marini e Mismetti), l'assessore regionale Prodi, quello provinciale Granocchia, la professoressa Emanuela Ughi (Università di Perugia) e lo scienziato Edoardo Boncinelli.
Al di là degli eventi in programma (una quarantina da settembre 2008 a maggio 2009), tutti estremamente interessanti, alcuni di livello elevatissimo sia per tema trattato che per ospiti, l'attenzione degli intervenuti è stata catturata proprio dal rischio che corre il Laboratorio folignate.
Una struttura diventata punto di riferimento per tutto il territorio nazionale, sia per i docenti che qui vengono a formarsi, sia per le migliaia e migliaia di studenti che in questi anni sono passati attraverso le aule di via Isolabella.
"Occorre imprimere una svolta alla forma giuridica del Laboratorio - ha esortato il professor Mingarelli - perché di questo passo non si può andare avanti; fino ad oggi abbiamo stretto i denti, ma occorre che la Regione si faccia promotrice di una richiesta nei confronti del ministero della pubblica istruzione: qui serve pesonale non docente per portare avanti la struttura."Un grido d'allarme, quello di Mingarelli, raccolto per primo da Giovanni Ciani (Cisl) e subito dopo dal sindaco Marini:
"Ci impegneremo al massimo per trovare una soluzione al problema, lo faremo perché non possiamo assolutamente prendere in considerazione l'ipotesi che il Laboratorio debba cessare la sua attività."Significativo è stato l'intervento del professor Boncinelli:
"Quando mi hanno invitato la prima volta - ha ricordato - da buon toscano ho pensato: ma che avranno fatto mai là in Umbria...
Poi, invece, mi sono reso conto del livello raggiunto e dell'importanza del lavoro che viene svolto dal Laboratorio, un centro unico per la scienza in Italia, un fiore all'occhiello di cui la città di Foligno e la regione devono andare fiere."
Alfredo Doni
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 23 Ottobre 2008
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 23 Ottobre 2008
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