sabato 8 novembre 2008

La banca del tempo ... apre gli sportelli

Non più la lotta contro il tempo, ma la riconquista del nostro tempo. Con un fondamento etico: fare agli altri ciò che si vorrebbe fosse fatto a noi. É questa la sfida quotidiana che lancia la "Banca del Tempo" attiva da due giorni anche a Foligno grazie all'associazione "Diamoci tempo" e al supporto dell'assessorato alle politiche sociali, pari opportunità e qualità della vita.
"Banca del Tempo", ovvero uno spazio di aggregazione e di relazione che tenta di recuperare rapporti di amicizia, di fiducia e stima reciproca tra le persone, anticamente rappresentati dai "rapporti di buon vicinato".
In pratica ognuno mette a disposizione degli altri una parte del proprio tempo libero e delle proprie capacità in modo reciproco.
La sarta potrà fare l'orlo ai pantaloni, chi sa fare il falegname potrà aggiustare una porta, che s'intende di meccanica p! otrà sistemare un'auto e ricevere a sua volta qualcosa in cambio di cui ha bisogno da parte di una persona a sua volta esperta.
L'idea è nata in Inghilterra, mentre in Italia è negli ultimi dieci anni che ha trovato fertile terreno soprattutto nel centro-nord.
Ora diventa operativa anche a Foligno: all'inaugurazione a palazzo Deli hanno partecipato, oltre alla presidente dell'associazione Flavia Pigozzi e alla vice presidente Luana Puccia, anche il sindaco Manlio Marini e l'assessore alle politiche sociali Rita Zampolini, i quali hanno sottolineato la singolarità dell'iniziativa che fa diventare il tempo fattore positivo.
Il progetto a Foligno è nato tre anni fa e si è sviluppato in più fasi: prima una ricognizione nell'Albo del volontariato in un territorio che è ricco di associazioni; poi l'attivazione della Banca del Tempo e quindi il "tempo regalato" attraverso i centri sociali.
La sede è in via Oberdan n.119 presso la Casa dell'Associazionismo. Per ader! ire basta prendere visione dello statuto e valutare se i princ! ipi espr essi corrispondono alle proprie aspettative; poi si compila la scheda di iscrizione elencando ciò che si desidera fare e ricevere dall'elenco delle disponibilità possibili.
Insomma si valorizzano non solo le risorse presenti, ma anche le potenzialità che ciascuno possiede, con un coinvolgimento globale di tutti gli associati, fino alla creazione di una rete di mutuo aiuto.
Perché "Banca"? Quando si ha bisogno di qualcosa ci si rivolgi alla segreteria, che metterà in contatto con la persona che può soddisfare la specifica necessità.
Nel momento in cui concretamente avviene lo scambio, chi riceve il tempo dell'altro gli rilascia un assegno di importo pari alle ore concordate.
I soci devono mensilmente far pervenire gli assegni incassati alla segreteria, che provvederà ad addebitare/accreditare le unità di scambio inviando un estratto conto del dare/avere.
Tutto dunque si basa sulla reciprocità dei valori e delle pari opportunità. E visto che la "Banca del Tempo" favorisce la socializzazione, è anche un antidoto contro la solitudine.

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