sabato 8 novembre 2008

Piazza del Grano lavori finiti ... correzione infiniti!

Con un approfondimento su piazza del Grano alla luce delle opinioni di chi vi abita o lavora, parte oggi un'inchiesta ad ampio raggio del Corriere dell'Umbria che andrà a coinvolgere le varie zone del centro storico e della periferia cittadina proponendo ai lettori le eventuali problematiche e peculiarità che le caratterizzano.
Andremo a conoscere più da vicino e attraverso gli sguardi e le parole della gente, molti di quegli angoli cittadini che rimangono spesso all'ombra o sui quali non si finisce mai di approfondire e raccontare.
La nostra inchiesta parte, dunque, con piazza del Grano e non poteva essere diversamente visto che si tratta di una delle zone cittadine che da più lungo tempo e senza interruzione continua a far discutere, a sollevare polemiche e a porre interrogativi.
Da una prima osservazione, a piedi di mattina e di pomeriggio in lungo e in largo attraverso la piazza, ci siamo resi conto che dopo 19 mesi di lavori di riqualificazione, ripavimentazione e arredo urbano (a marzo sono due anni) la situazione appare ancora problematica ed in bilico tra la fase conclusiva dei lavori e un'immagine di desolazione che appare evidente ai nostri occhi.
Si era parlato di "rinascita della piazza" ma ora che sono già visibili i segni del cambiamento estetico ed entro breve (così sembrerebbe) saranno conclusi anche i lavori di posizionamento dei gazebo, ci sforziamo di immaginare questa rinascita ma la cosa risulta inevitabilmente ardua.
"La nostra sensazione è che tutto vada a rilento e che spesso anche quello che viene fatto non rappresenti un passo in avanti verso la conclusione dei lavori - ci ha detto la proprietaria del negozio "
Un mondo di fiori
" Marilena Atzori che appare alquanto delusa e sconfortata - da quando sono finiti i lavori d! i pavimentazione la gente entra ed esce dalla piazza con le au! tomobili o parcheggia senza rispettare assolutamente il cartello che indica ancora il divieto.
Mi chiedo, come mai, a fronte di questo atteggiamento generale non si sia ancora provveduto a rendere transitabile questa piazza e a stabilire precise regole sia per la sosta che per il transito."
Anche perché,
"in queste condizioni di sregolatezza - ha dichiarato Mario Santini, uno degli esercenti ambulanti di frutta e verdura presente in piazza da cinquant'anni - chi ci rimette sono sempre i nostri clienti che si fermano la mattina per fare la spesa e di conseguenza anche noi perché chi prende la multa non torna la seconda volta."
L'attesa, dunque, rimane per quel percorso delimitato da fioriere con l'individuazione di soste brevi più volte indicati dall'amministrazione come la soluzione più idonea da adottare.
"Ci tengo molto a precisare che tutti noi commercianti ci rendiamo conto che la piazza, con questi lavori di riqualificazio! ne, sta diventando molto più accogliente, bella e piacevole da vedere e da vivere - ha sottolineato Santini - ma il problema è che non vediamo mai la fine.
A marzo sono due anni che stiamo immersi in questi lavori e, ad oggi, i gazebo che dovevano essere pronti per fine ottobre sono ancora recintati e coperti con questa plastica arancione che copre tutto e tutti.
Neanche noi sappiamo come abbiamo fatto a sopravvivere fino ad ora. Sta di fatto che se la situazione non si risolve entro breve saremo costretti a prendere provvedimenti."
D'altronde, tutti i commercianti che abbiamo intervistato ci hanno detto di non aver visto miglioramenti in merito al numero dei clienti:
"Solo qualche macchina in più, per il resto pochi clienti e una piazza quasi sempre vuota - ha precisato Federica Paci titolare della tabaccheria - non abbiamo la sensazione che i lavori procedano e non ci sembra neanche che si stia facendo nulla per ridare vita a questa piazza.!
Abbiamo proposto tante volte di riportare un mercato vari! egato co n tante categorie merceologiche, così la gente verrebbe con più piacere perché può trovare tutto quello di cui ha bisogno e la qualità a buon prezzo."
E poi l'illuminazione:
"La sera è completamente buio, alle sei del pomeriggio sembra già mezzanotte e a volte mi è capitato anche di avere paura di andare via alle otto di sera - e ha concluso la Atzori - non veniamo mai informati sui tempi e i progetti di questa piazza e, in generale, non ci sentiamo considerati".

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