venerdì 21 novembre 2008

In mostra le foto di Foligno sotto i bombardamenti

Non sappiamo cosa provò esattamente Giovanni Battista Neri quando dal colle dei Cappuccini puntò l'obiettivo della macchina fotografica sulla città mentre veniva bombardata.
Erano le 18,30 del 28 gennaio 1944 e su Foligno si scatenò l'inferno sotto la luce maligna dei bengala che illuminavano a giorno piazze, strade e palazzi.
Fu l'incursione più lunga che la città dovette sopportare nel corso della seconda guerra mondiale.
Gli aerei seminavano terrore e distruzione, ma lui, Giovanni Battista (Titta per gli amici), riuscì a non abbassare lo sguardo: fissò negli occhi la morte e la fotografò.
Questo pezzo di storia in bianco e nero resta l'unico, eccezionale documento in grado di testimoniare quel bombardamento.
Che, purtroppo per Foligno, non fu nè il primo nè l'ultimo.
La tragica serie ebbe inizio il 22 novembre 1943, quando furono colpite alcune tra le vie più popolate della città: via Oslavia, via Piave, via Garibaldi; oltre cento i morti, tra cui numerosi bambini e due sacerdoti, don Angelo Messini e don Consalvo Battenti.
Poi gli aerei tornarono ad uccidere altre volte, l'ultima solo un paio di giorni prima della liberazione, avvenuta il 16 giugno 1944.
Il bilancio, alla fine, fu pesantissimo sia in termine di vite umane che di abitazioni e fabbriche distrutte.
Domani, dunque, ricorre il 65esimo anniversario del primo bombardamento che sarà ricordato con una cerimonia pubblica alla quale interverranno anche i Comuni di Terni e di Granollers (Spagna).
Le iniziative cominceranno alle ore 10,15 con una santa messa celebrata dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi nella chiesa di Sant'Agostino, dove verrà deposta una corona di alloro al sacrario delle vittime civili delle incursioni.
Gigantografie relative ai bombardamenti saranno esposte in centro storico.
Alle ore 11,15 le delegazioni raggiungeranno piazza don Minzoni e, al cospetto delle rappresentanze civili e militari e del picchetto d'onore del Centro di selezione e reclutamento dell'esercito, deporranno una corona al monumento alla Memoria e alla Pace.
Per l'occasione, una rappresentanza di Granollers, città martire della Catalogna, deporrà un mazzo di fiori, con la scritta
"Granollers e Foligno affratellate per la Pace"
a rievocare il comune dramma di realtà urbane bersagliate da bombardamenti aerei, saranno i sindaci delle tre città europee duramente colpite da tale sorte, nell'incontro che si terrà all'Auditorium San Domenico a partire dalle ore 12.
Il sindaco Manlio Marini, tuttavia, ebbe già modo di testimoniare proprio nel corso della visita a Granollers nel maggio di quest'anno, la sua drammatica esperienza.
"Ho un ricordo indelebile del primo bombardamento su Foligno - raccontò il sindaco - e, anche se ero solo un bambino di 9 anni, non potrò mai dimenticare la disperazione e la morte arrivate all'improvviso dal cielo.
Mentre scappavamo con i miei genitori, senza sapere dove andare, mi sono imbattuto nel corpo senza vita di un mio coetaneo, con cui spesso giocavo, completamente dilaniato dalle bombe.
É un'immagine che non ce la faccio a cancellare".

1 commento:

  1. Ecco una testimonianza diretta dei tantissimi bombardamenti che colpirono la città durante la Seconda GUerra Mondiale nelle parole di chi allora viveva a Foligno:

    http://www.memoro.org/it/110-bombardamenti-a-Foligno_186.html

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