venerdì 29 luglio 2016

La nuova Valdichienti farà risparmiare qualcosa come 40 minuti di tempo

Valdichienti: II tratto aperto al traffico lungo la direttrice Foligno-Civitanova Marche è lungo complessivamente 35 km e si estende da Foligno (innesto Ss3 "Flaminia") a Muccia (Me), dove si connette al tratto già esistente, completando e rendendo fruibile l'intero itinerario di 95 km fino a Civitanova Marche, dove a sua volta si innesta all'autostrada a 14 e alla strada statale 16 "Adriatica".
L'investimento complessivo per la realizzazione della direttrice ammonta a circa 1,1 miliardi di euro.
La sezione stradale è a due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia da 3,75 metri ognuna, oltre a banchine laterali da 1,75 metri e spartitraffico centrale di almeno 2,5 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 24,5 metri.
Le connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 5 svincoli: Foligno (Innesto Ss3 Flaminia), Colfiorito, Bavareto/Serravalle, Muccia Sud e Muccia Nord.
Il nuovo tratto comprende 13 gallerie per un'estensione complessiva di ben 21 km (pari a oltre il 60% del tracciato aperto). Tutte le gallerie sono realizzate a doppia canna.
La galleria più lunga è la galleria "Varano", di 3,4 km, nel comune di Serravalle.
Il nuovo tratto aperto consente una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 40 minuti, passando dagli attuali 60 minuti a arca 20, con un accorciamento del percorso di 10 km e un abbattimento della produzione di anidride carbonica stimato in 20 tonnellate al giorno .

Perugia-Ancona II tratto aperto lungo la direttrice PerugiaAncona è lungo complessivamente 15 km e si estende in provincia di Perugia dalla località Pianello alla località Sospertole. L'investimento complessivo per la realizzazione delle opere ammonta a circa 224 milioni di euro. Per un breve tratto di 2,3 km complessivi, in corrispondenza di due gallerie e due viadotti, la carreggiata è unica, a una corsia per ogni senso di marcia. Il raddoppio è già progettato e sarà realizzato con successivo appalto per un valore di circa 116 milioni di euro. Il completamento dei lavori attualmente in corso sul tratto marchigiano della stessa direttrice (strada statale 76 "della Val d'Esine ") è previsto per la fine del 2017.

Corriere dell'Umbria Venerdì 29 Luglio 2016

sabato 21 novembre 2015

Il "re" tartufo protagonista a Valtopina

Si alza il sipario sul primo dei due weekend dedicati alle tipicità. Ci sarà pure un servizio navetta

Al via la 35esima edizione della Mostra mercato del tartufo di Valtopina col primo dei due i week-end - oggi e domani e poi sabato 28 e domenica 29 novembre - per degustare il prezioso tartufo bianco e nero, proposto in varianti di ogni tipo, non solo alimentare. Un format rinnovato quest'anno che trasforma l'evento in un vero e proprio "Festival d'autunno" grazie ad un ricco programma che prevede eventi sportivi, musicali, appuntamenti culturali e convegni, spettacoli, animazione per bambini, show cooking, mercatini natalizi e di artigianato artistico.
Il parco del Centro Subasio farà da cornice ad attività en plein air soft air, equitazione, urban trekking e viste guidate al Castello di Gallano. Senza contare la tradizionale gara nazionale di cerca per cani da tartufo e un raduno nazionale di auto storiche e moto d'epoca. Il salone del tartufo sarà sede della classica mostra mercato, con proposte alimentari e non solo oltre a ospitare un convegno sul mondo dell'agricoltura e uno sul lavoro connesso alle tematiche di agricoltura e territorio. A Valtopina arriveranno anche volti noti delle più amate fiction televisive con lo show cooking "Ricette d'Attore" che vedrà protagonisti Giorgio Borghetti ed Elda Alvigini ai fornelli e lo chef televisivo Giuseppe Fruci di Rai Uno. Nel salone food rassegna di specialità da tutto il mondo e selezione di birre artigianali europee ed americane. Altro fiore all'occhiello il salone degli eventi con il primo

"Festival Valtopina-Woodstock 1969"
dedicato alla musica, allo stile ed alle atmosfere dei mitici anni '60 e '70. Nel salone dell'artigianato invece il tema è il Natale, con tanti prodotti originali e banchi ispirati al mercati di Salisburgo di Foligno, spazio giochi per bimbi, animazione e laboratori creativi. Ma non finisce qui: si potrà visitare la mostra micologica, il Museo del ricamo e del tessile, partecipare ai giochi popolari di "Hakuna Matata", degustare la frittata al tartufo gigante e ammirare un suggestivo paesaggio autunnale come quello de boschi di Valtopina (tutti i padiglioni riscaldati e parcheggi gratuiti). Il sindaco Danilo Cosimetti ha sottolineato come l'iniziativa sia
"diventata un volano importate di promozione turistica per tutto il territorio e le nostre attività ristorative e ricettive."
Nelle due domeniche della manifestazione verrà messa a disposizione un servizio navetta continuato con orario 11-14 e 18-21 e partenza dalla stazione di Foligno. Durante il tragitto anche la visita in un frantoio.
Corriere dell'Umbria Sabato 21 Novembre 2015

venerdì 5 settembre 2014

Via alla Mostra del ricamo e del tessuto a Valtopina

"La vita, se il paragone è concesso, è come un arazzo. Noi siamo l'ordito cui non si chiede altro se non di mantenersi sempre dritto e teso, gli altri sono la trama, il filo che passa e intesse, perchè è proprio nell'incontro con gli altri che via via si precisa l'immagine, si definiscono i colori che, in ogni momento, ci identificano."

Sono parole di Josà Saramago - lo scrittore, poeta, drammaturgo e giornalista portoghese - scelte come claim della XVI mostra del ricamo e del tessuto che si svolge a Valtopina da oggi a domenica. Un appuntamento ormai irrinunciabile per la cittadina, che trova nell'evento la sua ribalta internazionale grazie alla scuola di ricamo e al lavoro del team coordinato da Maria Mancini. Che quest'anno rivolge un omaggio all'infanzia dedicando i propri manufatti di filo al mondo dei bambini.

L'inaugurazione di stamattina, alle ore 10.30, coincide con l'apertura al Museo del ricamo e del tessile dell'apertura della mostra "(Im)perfezione. Il merletto: tradizione e creatività", a cui si affiancano nella sala della Canonica la mostra "Il merletto: sperimentazioni contemporanee"di Maria Bissacco e Marija Pudane"; al Centro giovani "Cortecce", ricami di Rosalba Pepi; e ancora il concorso "Ricami e tessuti di oggi - Ricamare l'Umbria" e il consueto spazio commerciale e dell'editoria. Tra gli eventi, il defilè d'abiti d'epoca "Moda e mondo" alle ore 21.30 di oggi al centro polivalente "Subasio" in collaborazione con l'Istituto italiano design e presentato da Ambra Cenci; e poi sabato alle 10.30 nella sala congressi il convegno "Intorno al Merletto: tradizione e contemporaneità" coordinato da Antonio Verna dell'Università di Toronto, con relatori Chiara Squarcina, direttrice di palazzo Mocenigo e Museo del merletto di Burano; Silvia Mira storica dell'arte.

Maria Bissacco artista del merletto, Roberto Segatori sociologo. Domenica le premiazioni del concorso "Ricamare l'Umbria" e Maestra di filo 2014 alle ore 11 al Palasport

Corriere dell'Umbria Venerdì 5 Settembre 2014

venerdì 29 agosto 2014

Festa della montagna a Gualdo Tadino

Toma per la sua 27esima edizione la Festa della montagna, organizzata dalla sezione Cai di Gualdo Tadino.
La festa, in programma domenica, è un appuntamento che per gli amici dei monti e dei prati gualdesi è difficile da mancare. Rappresenta quasi la sintesi dell'attività escursionistica del Cai anche se nelle settimane successive sono previste altre uscite, e tante altre ce ne sono state prima.
La festa della montagna è sicuramente il momento in cui la sezione gualdese del Club alpino italiano cerca di dare il meglio di se.
Suggestivo è il percorso scelto dai dirigenti Cai per questa occasione.
Il primo tracciato prevede Valsorda, Passaiola bassa, Impero, Valmare, Sentiero Italia e ridiscesa al rifugio del Cai.
Rifugio del Cai che sarà raggiunto dal secondo tracciato dopo la partenza dalla Rocca Flea, alle 7,45, per toccare San Guido, il sentiero delle due Valli, Valmare, il Sentiero Italia e la ridiscesa al rifugio Cai.
Come da tradizione la camminata si concluderà con un pranzo presso il rifugio Cai di Monte Maggio.
La giornata proseguirà con l'esibizione alle 15 della corale Cai-Casimiri diretta dal maestro Felice Pericoli che eseguirà dei tradizionali canti di montagna.
Un appuntamento tradizionale che è molto sentito da tutti gli amanti della montagna gualdese e aperto a tutti coloro che vorranno trascorrere una giornata all'aria aperta lungo i sentieri dell'appennino umbro.

La Nazione Venerdì 29 Agosto 2014

lunedì 25 agosto 2014

Assisi nel mondo: Uto Ughi il 30 agosto a Foligno

Chiusura in grande stile per il progetto “Omaggio all'Umbria” e per la sua creatura più conosciuta e apprezzata, il festival “Assisi nel mondo”.
Perchè a far calare il sipario sulle intense attività organizzate dalla direttrice artistica, la cantante lirica Laura Musella, ci pensa Uto Ughi con i suoi Filarmonici di Roma.
Il grande violinista sarà infatti protagonista del concerto che si terrà sabato 30 agosto alle 20,30 nella Piazza San Domenico di Foligno, che venne inaugurata sempre dal progetto Omaggio all'Umbria il 24 settembre dell'anno scorso, quella volta con Zubin Mehta e l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.Insomma, si torna di nuovo a Foligno e nella stessa piazza e la scelta è inseguita e voluta da Laura Musella.
Perchè, ha spiegato più volte, è proprio a Foligno che San Francesco decise di vendere le stoffe del padre per ricostruire la Chiesetta di San Damiano di Assisi.
Il concerto quindi non solo vuole celebrare di nuovo questo importante accadimento e ricollegarsi al festival, ma vuole anche riproporre le finalità fondanti del progetto Omaggio all'Umbria e cioè la valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e naturalistico della regione.
Quanto al programma, Uto Ughi accompagnato da i Filarmonici di Roma eseguirà il “Concerto n. 22” di Gian Battista Viotti, il Preludio e Allegro di Fritz Kreisler, il concerto “La Campanella” di Nicolo Paganini, l'Introduzione e Rondò Capriccioso di Camille Saint Saens.
L'ingresso è a pagamento, i biglietti costano 15 e 10 euro e sono in prevendita nei punti di vendita di Ticketitalia e on line sul circuito www.ticketitalia-com

II festival si chiude così dopo una grande apertura con il Concerto di Pasqua a Orvieto e dopo aver attraversato l'Umbria con le performance dei nuovi prodigi della musica internazionale, giovanissimi e straordinari talenti premiati nei concorsi di tutto il mondo. Per L'occasione, è bello ricordare che Uto Ughi toma a Foligno dopo un'assenza di circa 17 anni, da quando, cioè, venne chiamato dall'allora giunta Salari, di cui proprio Laura Musella era consulente musicale, per inaugurare l'Auditorium San Domenico.

Forse non è male rammentare che le attività di organizzatrice di concerti di Laura Musella ebbe inizio proprio allora.
Il progetto Omaggio all'Umbria nacque nel 2001 e ne fu ispiratore proprio Uto Ughi.
Poi nel 2007 è nato come una delle attività di “Omaggio all'Umbria” il festival “Assisi nel mondo” che riprese e sviluppò le finalità del progetto medesimo e di cui fu ispiratore il grande direttore d'orchestra Lorin Maazel, scomparso poco tempo fa, proprio poco dopo essere stato contattato dalla Musella con la quale aveva accettato di dare vita a un altro interessante evento musicale. Purtroppo mai più realizzato.

La Nazione Lunedì 25 Agosto 2014

mercoledì 13 agosto 2014

Oltre 100 tipi di birre artigianali : a Foligno Cotta o cruda. .. mai nuda

Birra a fiumi e tante prelibatezze per accompagnarla. Così si presenta la quarta edizione della rassegna internazionale “Cotta o cruda. .. mai nuda” che si svolgerà a Foligno da giovedì 21 fino a domenica 24.

“Quest'anno - evidenzia la presidente di Confesercenti. Cristiana Mariani - abbiamo fatto le cose in grande. I produttori di birra artigianale, provenienti da ogni parte d'Italia sono circa un centinaio e per l'occasione sfrutteremo le piazze del centro storico della città. Un centro storico che è tornato a vivere grazie alla movida e soprattutto alla presenza dei turisti.
E questo non è poco per dare uno slancio al settore commerciale. Grazie al successo delle precedenti edizioni, le richieste sono state moltissime tant'à che abbiamo dovuto fare una selezione e purtroppo dire di no, almeno per quest'anno, a grandi aziende mondiali.
Comunque saranno presenti stand con i prodotti top della birra artigianale. E c'è una novità che ci ha fatto piacere.
Perugia si sta aprendo a Foligno e in questa occasione sarà presente con i suoi birrifici e con la famosa torta al testo ripiena di spinaci e salsicce. Ma ci sono anche altre grandi novità come la presenza del pesce fritto della riviera marchigiana. Sabato 23 ci sarà la Notte Bionda con tante sorprese e ovviamente musica di grande qualità.

Il percorso birraio si snoderà nelle piazze centrali: piazza della Repubblica, piazza Matteotti nella parte alta e in quella sottostante dove verrà allestito un palco, largo Carducci e piazza Faloci.
L'inaugurazione è fissata per giovedì 21 alle 18 e si proseguirà fino alla mezzanotte. Negli altri giorni gli stand verranno aperti dalle 10 alle 24.

“La kermesse della birra - aggiunge la Mariani - ha acquisito ormai un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Il progetto, nato come momento di incontro tra i produttori artigianali di birre di alta qualità del Paese, con la presenza di ospiti stranieri, è diventato un appuntamento fisso per il grande pubblico e per gli stessi operatori del settore.
Tra le varie chicche voglio citare la presenza di uno stand lungo nove metri che esporrà il cioccolato artigianale. Inoltre nel corso della manifestazione presenteremo il progetto del 'Sentiero della birra’ che raccoglierà tutti i produttori della regione.
L'invito, dunque, è quello di venire a Foligno per un fine settimana da urlo”.

La Nazione Mercoledì 13 Agosto 2014

martedì 5 agosto 2014

Palio dei quartieri 2014: oggi e domani la sfida dei cortei storici

Dopo la serata inaugurale di ieri, con i cortei storici di oggi e domani sera, il Palio dei quartieri entra subito nel vivo della competizione per l'assegnazione del Premio speciale. Questa sera sarà Borgo san Martino a riportare lungo le vie nocerine il Medioevo, con la sua sfilata che avrà per tema l'Inferno. Domani sera, invece, toccherà a Porta santa Croce, che rievocherà come di consueto la Nocera dell'Ottocento, in una competizione in cui a sfidarsi non sono solo due quartieri, ma anche due epoche.

Saranno poi i punteggi che la giuria qualificata assegnerà ai cortei storici, alle rievocazioni teatrali (giovedì quella di san Martino, venerdì quella di santa Croce) ed alla cena d'epoca a decretare il vincitore del Premio speciale. Il premio, realizzato quest'anno dall'artista nocerino Elvio Biagioni, verrà consegnato al rione vincitore sabato sera in piazza Caprera, al termine di ima giornata che vedrà disputarsi fuori gara - anche la Portantina dei bambini e l'esibizione dei tamburini dei due quartieri.

Ma saranno le gare di domenica a decretare il vincitore del Palio 2014. Come sempre, ci sarà l'appassionante gara equestre del Roccio, che si svolgerà alle 1 è nel campo dei giochi, seguita in serata dalle due sfide che compongono la "Dama infedele", "staffetta" e "portantina", durante le quali i migliori atleti dei due quartieri si sfideranno a coppie lungo via san Paolo e piazza Umberto i, fino a Porta vecchia. Il quartiere che avrà ottenuto il punteggio totale migliore si aggiudicherà il Palio realizzato da Francesca Ruis De Ballestreros, giovane artista gualdese e restauratrice degli affreschi della cattedrale nocerina.

Intanto, i gialloblu di san Martino hanno battuto i rossoverdi nello scontro calcistico che anticipa il Palio e, come augurio reciproco, i due presidenti dei quartieri si sono scambiati i fazzolettoni nella messa del contradaiolo di domenica scorsa.

Corriere dell'Umbria Martedì 5 Agosto 2014

sabato 2 agosto 2014

Colfiorito: La festa celtica attira migliaia di visitatori

L'altopiano di Colfiorito invaso dai turisti per la festa celtica più grande d'Italia, la "due giorni" che chiuderà i battenti proprio questa sera. Anche oggi la festa, ormai alla sua tredicesima edizione, vedrà incontri sul fantasy e sui miti dei monti Sibillini, tornei di lancio della pietra e del tronco e di tiro alla fune, lezioni spettacolo sugli amori celtici, un torneo di rugby a sette, le celebrazioni di matrimoni druidici, un mercato dell'artigianato e un pub, corsi di arciera storica, scherma antica e battitura del rame, danze medievali e rinascimentali, lavorazione del cuoio e dell'argilla.
A disposizione uno sterminato campeggio, per una bella full immersion nella natura della piana di Colfiorito, con tanto di servizio di bus navetta con partenza da Foligno.
In primo piano la musica: molto spazio alle avanguardie e agli artisti provenienti dalla Francia (Ceikilt), o dall'Est (Paddy and the Rats), e l'esibizione dei Mortimer Me Grave, che vedrà sul palco anche Maurizio "Mortimer" Serafini (alle cornamuse e zampogne) e Luciano Moneen (arpe, chitarre, liuti e mandolini), ideatori del Montelago festival.

La due giorni, inoltre, prevede conferenze sugli strumenti della tradizione celtica, corsi di avviamento e perferzionamento sulla highland backpipe, la cornamusa più famosa del mondo, e in arpa celtica, chitarra acustica "Celtic style".
Montelago Celtic Festival da anni è diventato un grande laboratorio creativo, una sorta di expo delle nuove tendenze, avanguardia tra i festival europei di genere, talent scout delle più significative esperienze musicali giovanili.

Corriere dell'Umbria Sabato 2 Agosto 2014

mercoledì 16 luglio 2014

E-bike: La bici a pedalata assistita della Ducati sperimentata a Foligno

Parte la sperimentazione del prototipo dell'ebike o, ovvero la bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento e ad emissioni zero sviluppato da Ducati Energia.
Dopo che il ministero dell' ambiente ha ammesso il Comune di Foligno alla sperimentazione di 20 biciclette, con pedalata assistita, si è perfezionato lo schema comodato d'uso gratuito che segna di fatto il via libera all'arrivo dei veicoli super ecologici in città.
Terminata la sperimentazione, i 20 velocipedi a pedalata assistita passeranno in proprietà al Comune di Foligno per proseguire nell' utilizzo di tali veicoli con beneficio per l'ambiente e la collettività, obiettivi fondamentali del progetto.
Trasmessa a Ducati Energia copia del contratto sottoscritto si attende solo la consegna dei prototipi.
Il Comune aveva già acquisito le rastrelliere utili alla ricarica dei velocipedi oltre al trasferimento dei dati sull'uso dei mezzi ovvero tempi di utilizzo, chilometri percorsi, traccia dei percorsi, rilievo della qualità dell'aria.
Il progetto in questione prevedeva l'uso delle biciclette da parte dei dipendenti comunali per trasferimento casa – lavoro (da condividere con altri colleghi), ma probabilmente anche i vigili urbani.
Dovrà essere garantito l'utilizzo per almeno l’80 per cento dei giorni di disponibilità perchè si ottenga il risultato di riduzione delle emissioni.

Tutti i dati raccolti verranno quindi analizzati e alla fine della sperimentazione si verificherà l'entità complessiva di Co2 non emesso e la mappa dei livelli di inquinamento rilevato durante gli spostamenti.
Il progetto era nato nel novembre 2011 quando il ministero dell'Ambiente, l'Anci e Ducati Energia Spa, avevano sottoscritto un accordo programmatico per promuovere la sperimenta zione del prototipo di bicicletta a pedalata assistita con l'obiettivo di rafforzare e integrare le azioni di mobilità sostenibile per ridurre l'inquinamento.

Un altro tassello, dunque, nell'ottica di migliorare la qualità dell'ambiente. E ovviamente non c'è città migliore di Foligno, dove le due ruote sono una autentica tradizione, il cui uso è agevolato dall'essere in perfetta pianura. Tra le curiosità da ricordare che il sistema studiato dalla Ducati Energia può essere controllato tramite smartphone via bluetooth oppure direttamente tramite comandi presenti sulla ruota stessa. Tutto infatti è racchiuso nella ruota (motore, batterie, elettronica di controllo). Con l'avvio della sperimentazione si punta insomma a promuovere la mobilità sostenibile.

Corriere dell'Umbria Mercoledì 16 Luglio 2014

venerdì 27 giugno 2014

Mercato delle Gaite: le botteghe degli antichi mestieri affascinano i turisti

II Mercato delle Gaite sta avendo un grandissimo successo in questi giorni. Le botteghe antiche ricostruite alla perfezione sono un richiamo irresistibile per migliaia di turisti e visitatori. La Gaita San Pietro, con il console Enrico Galardini, debutta quest'anno con un nuovo mestiere: il vetratista.
Tutte le fasi della lavorazione del vetro vengono ripercorse coniugando abilità e tradizione artigianale. Scelti e tagliati i vetri, ottenuti dalla fusione ad altissima temperatura di sabbia silicea e soda, si disegna la composizione della vetrata artistica.
In seguito, il vetro dipinto con il metodo della "grisaglia", viene fatto cuocere per passare poi alla fase dell'impiombatura.
I pannelli così ottenuti vengono infine collocati nella finestra.
Secondo mestiere in gara per la Gaita San Pietro è à ars tinctoriae.

Nella bottega di mastro Pietro si tingono, con colori vegetali, matasse, filati e tessuti. Diverse le tipologie di colorazione che terminano nel candeggio e infine nell'asciugatura dei prodotti tinti.
Per la Gaita San Giovanni, guidata da Oscar Proietti, la storica cartiera e la fonderia delle campane tornano a difendere i colori rosso e verde nella Gara dei mestieri.
Ormai una vera garanzia per la Gaita. Nella cartiera vengono illustrate le fasi di lavorazione della carta. Dalla raccolta dei cenci, la preziosa materia prima, alla loro lavorazione per mezzo della

"pila idraulica a magli multipli"

dove vengono battuti fino a diventare una poltiglia. In seguito, la pasta da carta si depone sul feltro con l'aiuto del "ponitore". I fogli ottenuti vengono poi stesi ad asciugare prima di passare all'ultima fase della collatura. Invece, il processo di lavorazione della campana è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo. Per questo motivo la fonderia delle campane è capace di affascinare il turista ma anche lo studioso. Questo è uno dei punti di forza del Mercato delle Gaite.
L'attenzione per i particolari e per la storia che si traduce in una grande attrazione rivolta al turista colto e qualificato, come se ne vedono tanti, a Bevagna.
Quella delle Gaite è ormai una tradizione consolidata e ad affascinare i turisti provenienti da ogni parte del mondo è proprio la perfetta aderenza delle botteghe al periodo storico di riferimento.

 

Corriere dell'Umbria Venerdì 27 Giugno 2014

giovedì 26 giugno 2014

Il Mercato delle Gaite: un tuffo nel Medioevo con gli antichi mestieri

La Gaita Santa Maria, nella figura del suo console Mario Armadoro, presenta due mestieri che rientrano entrambi tra quelli peculiari degli ultimi secoli del Medioevo e caratteristici dell'area umbra.
L'Ars sete che riproduce tutte le fasi di questo complesso ciclo di lavorazione, dall'allevamento del baco da seta alla tessitura.
Interessante la ricostruzione del congegno utilizzato per la torcitura del filo di seta, il torcitoio a trazione umana.
Il modello, costruito sulla base di un atto notarile lucchese risalente al 1335, rappresenta l'unico esemplare di torcitoio medievale oggi funzionante e per questo assume un alto valore storico e culturale; un valore tanto più grande se si considera che, nel rispetto dell' esigenza di riprodurre le tecniche e i procedimenti lavorativi medievali nel modo più fedele, il torcitoio della Gaita utilizza solo la forza delle braccia.

L'Ars tabemariorum, panicocolorum et albergatorum, è invece un progetto che prevede la ricostruzione ambientale di una locanda, un affresco dell'epoca che racconta le categorie di avventori e i vari modi di frequentarla.
La Gaita, ha voluto caratterizzare la ricostruzione di questo mestiere con la produzione e la vendita della cervogia, bevanda della quale viene mostrato tutto il processo di produzione.
Anche la Gaita San Giorgio mostra le sue "Arti".
La Zecca medievale, nella quale vengono mostrate le varie fasi di lavorazione della moneta, dalla fusione del rame e dell'argento fino alla punzonatura e all'imbiancatura per donare al metallo il potere d'acquisto, è ricostruita nel convento di San Domenico, in un ambiente di epoca romana con i muri in opus reticulatum.
Lo zecchiere della San Giorgio riproduce le due monete circolanti a Bevagna nel XIV secolo: il denaro cortonese e il denaro Perosino.
Nella bottega d'arte invece, dove circolano conoscenze tecniche di diversa natura circa l'arte e il disegno, matura la figura del costruttore di strumenti a corda: il liutaio.
I gruppi musicali giovanili come la corale e i musici istituiti all'interno della Gaita sono l'espressione dell'aspetto artistico che contraddistinguere da sempre la San Giorgio.
La dimensione giovanile della Gaita, di cui è portavoce il giovanissimo console Federico Fondacci, si sposa perfettamente con l'esperienza dei fondatori creando un'ottima sinergia.

Corriere dell'Umbria Giovedì 26 Giugno 2014

domenica 22 giugno 2014

A rischio i pioppi neri del Menotre

É allarme per i pioppi neri del Menotre. Secondo quanto segnalato dagli uomini dell'Arcipesca centinaia di esemplari sarebbero stati attaccati da una misteriosa patologia che ne provoca l'essiccamento. Un fatto che ha subito fatto scattare l'allerta visto che tale malattia, di cui ancora non si conoscono le cause, potrebbe correre il rischio di diffondersi con esiti fatali in breve tempo.
"La nostra grande preoccupazione è che questa malattia attacchi altre tipologie di piante e quindi vada a causare un vero e proprio disastro per l'ecosistema della valle. Ecco perchè chiediamo provvedi menti urgenti da parte delle istituzioni"
, spiegano i volontari dell'Arcipesca. Il Comune di Foligno intanto ha già provveduto a segnalare l'evento alla Regione.
"Abbiamo rilevato la presenza di molti alberi che si trovano in una situazione di forte sofferenza - spiega Gianluca Massei, dell'Unità operativa di tutela ambientale del Comune di Foligno - Per ora ancora non siamo in grado di stabilire le cause, ma già stiamo provvedendo per cercare di risolvere nel più breve tempo possibile la situazione. Nelle ultime ore abbiamo inoltrato una segnalazione ufficiale al servizio fitosanitario della Regione."
Un accaduto che riporta al centro delle cronache la zona montana interessata dal fiume Menotre, tristemente noto, soprattutto negli ultimi anni, per i fenomeni di secca di cui è stato protagonista. Ancora ignote le cause, anche se pare che parte della responsabilità di tali secche sia da ricondurre alle centraline produttrici di energia idroelettrica, presenti lungo il corso del fiume, che impiegano acqua per creare energia. Un fattore in più che va ad aggiungersi alle particolari caratteristiche del fiume che è di natura torrentizia, e che quindi è particolarmente incline a fenomeni di questo genere. 
Corriere dell'Umbria Domenica 22 Giugno 2014

giovedì 19 giugno 2014

Altopiano di Colfiorito: le pale eoliche si faranno

Alla fine a mettere un punto sulla controversa questione della realizzazione del parco eolico sulle montagne del versante marchigiano dell'altopiano di Colfiorito - tra le regioni Umbria e Marche - è stato il Consiglio dei ministri. L'impianto eolico, dunque, si farà, così come era stato stabilito dalla delibera adottata il 30 aprile 2012 dall'allora governo Monti.
A pronunciarsi, in ultima istanza, è stato il Consiglio di stato che - con la sentenza n. 2999 del 12 giugno - ha accolto il ricorso presentato nel 2013 dalla Comunità montana di Camerino, favorevole alla realizzazione dell'impianto. Rigettata dunque la sentenza emessa dal Tar delle Marche lo scorso agosto che, dando ragione alle motivazioni addotte da Italia nostra, aveva annullato il progetto di realizzazione del mega impianto,
"sovrastante la piana di Colfiorito - si legge in una nota dell'associazione ambientalista - in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico e che aveva visto un'opposizione strenua e determinata da parte della Soprintendenza marchigiana e della Regione Umbria in quanto confinante."
Via libera, dunque, all'installazione delle 24 pale eoliche dell'altezza di arca 110 metri l'una (come un palazzo di 40 piani) previste da un progetto che negli anni ha visto opposti la Regione Marche e la Comunità montana di Camerino da una parte, e la Regione Umbria, la Soprintendenza e l'associazione Italia nostra onlus dall'altra. Ago della bilancia - come detto - il Consiglio dei ministri, che ha di fatto messo fine ad una battaglia condotta per anni nelle aule dei tribunali tra sentenze e ricorsi. Secondo la normativa, infatti competente in materia è, in generale, l'Ente regionale ed in un'ottica di semplificazione amministrativa, la Conferenza dei servizi. L'esistenza, però, di pareri di scordanti tra le due Regioni interessate dal progetto - Marche e Umbria - ha reso necessario l'ingresso in campo di una terza forza, il governo, che valutata la situazione ha deciso per tutti, superando la mancata intesa. Per il Consiglio di Stato,
"il dissenso espresso dalla Soprintendenza, benchè legittimo, viene superato dal riesame degli interessi in gioco svolto dall'organo di ultima istanza (il governo Monti, ndr) che ha ritenuto di preminente interesse la realizzazione dell'impianto eolico per l'economia del territorio interessato."
"Tutto questo - fanno sapere da Italia Nostra - andando al di là della buona motivazione a difesa degli interessi a cui più tengono i cittadini: la salute e quindi l'ambiente che , come affermato dalla Corte costituzionale (sentenza n. 641/1987) 'assurge valore primario ed assoluto'. Questa sentenza - prosegue Italia Nostra - in attesa degli sviluppi dell'inchiesta in corso che ha messo sotto la lente anche l'iter autorizzativo del parco eolico; un brutto esempio per tutti i cattivi politici che potranno sapere di poterla sempre avere vinta, ma che da ai cittadini anche delle buone motivazioni per sostituire con il loro voto i politici e gli amministratori nelle prossime elezioni del 2015."
Corriere dell'Umbria Giovedì 19 Giugno 2014

Al via il Mercato delle Gaite di Bevagna anno 2014

Luci soffuse in piazza Silvestri mentre lo squillo delle chiarine annuncia l'inizio della festa. L'appuntamento è per questa sera, alle 21 in piazza Silvestri, con la consueta cerimonia d'apertura del Mercato della Gaite. Ad aprire la venticinquesima edizione della manifestazione sarà uno spettacolo dal titolo “Lustrante come uno sole”, portato in scena da più di cento ragazzi, volontari delle quattro Gaite.

“il Popolo delle Gaite toma ad animare la serata inaugurale - spiega Davide Gasparrini, ideatore dello spettacolo - e lo farà all'insegna di un medioevo tra il reale e il fantastico, raccontando con parole e musiche un mondo lontano ma ancora attuale.
A fare da sfondo alla storia sarà la vita del Beato Giacomo Bianconi, patrono della città. Ricche collaborazioni e molte sorprese allieteranno i tana turisti e amanti delle Gaite che prenderanno parte alla serata. Non resta che venire a Bevagna per godere della suggestiva atmosfera medievale”.

Quest'anno il Mercato delle Gaite ha anche voluto sostenere la creatività dei talenti locali affidando la realizzazione del Palio 2014 ad una giovane artista bevanate, Michela Parroni, che ha scelto di fare arte lontano dai circuiti e dai facili percorsi commerciali, rifacendosi all'istinto e alle emozioni primitive.

La Nazione Giovedì 19 Giugno 2014

giovedì 12 giugno 2014

Arriva il grande teatro di strada con lo spettacolo Tarocchi

L'appuntamento è di quelli da non perdere.
Questa sera, alle ore 22 in Corso Cavour e in piazza della Repubblica, arriva il grande teatro di strada con lo spettacolo "Tarocchi" della compagnia Nouvelle Lune.
Si vedranno sfilare misteriosi personaggi che raffigurano gli arcani nelle preziose vesti dell'imperatore, della morte, della luna, del sole e di altri personaggi per un colpo d'occhio di grande effetto.
Il gruppo teatrale Nouvelle Lune nasce a Carrara, presso l'Accademia di Belle Arti.

I giovani artisti che lo compongono provengono da esperienze personali e professionali multiformi di recitazione, scultura, illustrazione, di mimo, teatro dei burattini, musicali e pedagogiche. Esperienze che li hanno portati a confrontarsi con realtà di teatro e spettacolo di livello internazionale e con situazioni umane e formative non convenzionali.
Queste diverse attitudini si sono poi combinate in modo del tutto naturale nella creazione di un progetto che unisce insieme l'arte del mimo e la giocoleria, con quella del teatro di strada e della maschera.

Corriere dell'Umbria Giovedì 12 Giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

L’arte per tutti raccontata a costo zero

Raccontare il Cinquecento e Seicento attraverso i dipinti, i vestiti e i gioielli, utilizzando la voce di giovani ragazzi che queste epoche le hanno studiate solo sui libri. Grazie alla mostra
"il costume nell'arte, l'arte del costume"

, in esposizione ieri e ancora oggi fino alle 19 a Palazzo Candiotti, passato e presente si incontrano per restituire alla città di Foligno alcuni particolari del periodo barocco, cercando di mantenere vivo l'interesse per l'arte riaccesosi grazie al passaggio della Madonna di Raffaello. Ad accogliere i visitatori all'ingresso della sede dell'Ente Giostra della Quintana, ragazzi e ragazze del Liceo scientifico e artistico "Marconi" e della scuola media "Carducci", per l'occasione nelle vesti di provetti ciceroni impegnati a raccontare quello che fu uno dei periodi storici più fastosi e stravaganti.
I quadri, messi a disposizione da antiquari del territorio, risalgono tutti al '500 e '600, tra gli artisti spiccano i nomi di Federico Zuccari, Pandolfo Reschi, Pier Leone Ghezzi, il fiammingo Ludovico Pozzoserrato e Antonio Circignani, mentre alcune opere sono ancora in fase di studio come il "Ritratto di Laura".

La sala della Memoria e la sala delle Armi sono dedicate alla Quintana, dove sono esposti costumi, lance, tamburi ed armi che regalano un assaggio della manifestazione folignate, proseguendo poi il viaggio tra le stanze ci si imbatte negli sfarzosi gioielli, che dal Cinquecento divennero parte integrante degli abiti, nonchè in una tipica tavola imbandita a banchetto barocco.

"Abbiamo voluto dimostrare che si può vivere e raccontare l'arte a costo zero spiega Fulvio Ricci che ha promosso e organizzato l'iniziativa - sfruttando le sinergie del territorio abbiamo potuto far riscoprire alcuni tesori che spesso vengono trascurati, avvicinando i giovani alla cultura."
Corriere dell'Umbria Lunedì 9 Giugno 2014

venerdì 9 maggio 2014

Giro d’Italia, jazz e Notte rosa: emozioni no stop a Foligno

Una città in grande fermento quella che si appresta a vivere questo inizio - un po' tardivo - di primavera. La bella stagione sta cominciando a fare capolino e a Foligno si moltiplicano gli eventi culturali, sportivi e sociali. La prossima sarà una settimana clou. Tra l'attesissima tappa arrivo e partenza - del Giro d'Italia e il decennale di Young jazz, occorre prendere in mano carta e penna per segnare i tanti, imperdibili appuntamenti in cartellone. I riflettori su questi due grandi eventi si accenderanno ufficialmente il prossimo 16 maggio, quando a Foligno arriveranno i ciclisti della più importante corsa "made in Italy" e contemporaneamente si alzerà il sipario sul primo degli innumerevoli concerti firmati Young Jazz.
Alle 21, nella splendida cornice di palazzo Trina, si esibirà il Manuel Magrini Trio, con una performance dedicata proprio al Giro d'Italia.
"Quella che stiamo per inaugurare - ha dichiarato il coordinatore di Youngjazz, Mario Gammarota - è senza dubbio un'edizione con una programmazione artistica e culturale eccezionale, la migliore che si sia mai vista."
A darne conferma la presenza di grandi nomi del panorama jazzistico e non internazionale. Tra tutti Bobo Rondelli che si esibirà insieme alla street band L'Orchestrino (auditorium San Domenico, 23 maggio), il duo "SoupStar" composto da Giovanni Guidi e Gianluca Petrella - rispettivamente attuale ed ex direttore artistico del festival folignate (auditorium San Domenico, 24 maggio) e l'Enrico Rava New Quartet (auditorium San Domenico, 22 maggio).
Grande ritorno per il trombettista triestino che proprio nel 2005 diede il via ufficiale alla prima edizione della kermesse. Presenze importanti, dunque, a cui si affiancheranno le nuove proposte, perchè Young Jazz vuole essere sempre di più il festival delle nuove generazioni e di nuova generazione. E allora spazio alla contaminazione con progetti freschi, dinamici e intraprendenti, ma non solo.
Da non dimenticare infatti la connotazione sociale che la manifestazione porta con sì con la sezione Jazz community, le cui iniziative sono state presentate in conferenza stampa ieri mattina. Il progetto prevede - lo ricordiamo - il coinvolgimento del mondo associazionistico folignate.
"L' obiettivo - hanno spiegato gli organizzatori - è quello di dare voce a temi e persone molto spesso lasciate ai margini della società e la cui presenza rende la kermesse folignate unica nel suo genere."
Quattro gli appuntamenti in agenda: Tetraktis feat. Michele Rabbia (Zut! Ex cinema Vittoria, 17 maggio), Giezzisti.3 (auditorium San Domenico, 20 maggio), Liberorohestra (auditorium San Domenico, 21 maggio) e, infine, la street band L'Orchestrino (Parco dei Canapè e centro storico, 24 maggio).
Una festa lunga dieci giorni, quella che sta per prendere il via a Foligno, segnata anche dall'ormai consueto appuntamento con la Notte rosa, in programma per sabato 17 maggio.
Corriere dell'Umbria Venerdì 9 Maggio 2014

mercoledì 9 aprile 2014

Con il 2014 sono dieci edizioni di Young jazz Foligno

Giovani si, ma con le spalle sempre più larghe. Per il giro di boa delle dieci edizioni i ragazzi di Young Jazz si regalano un cartellone d'alto livello.

La manifestazione diretta da Giovanni Guidi, che per il sesto anno consecutivo godrà del sostegno di Umbria Jazz (alla presentazione di ieri era presente anche Carlo Pagnotta), tra il 17 e il 25 maggio porterà a Foligno grandi nomi in grado di spaziare su terreni molteplici, confermando una volta di più la sua identità coraggiosa e sperimentale.
Ci sarà il nuovo quartetto di Enrico Rava (giovedì 22), ci sarà il duo Guidi Petrella (sabato 24), d sarà un mostro della canzone d'autore italiana come Bobo Rondelli (infoio} col suo Orchestrino (venerdì 23).
Ci sarà una musicista dal talento cristallino come Carla Bozulich (giovedì 22, sul tardi), quarantanovenne newyorkese che negli ultimi tempi siamo stati abituati a conoscere sotto il nome di Evangelista.
E poi il Sao Paulo Underground insieme al trio Mazurek/Granado/Takare, il Jakob Bro Trio, Eivind Opsvik, Hobby Horse, Dinamità Jazz Folklore, Cristiano Arcelli, e ancora tutta una serie di piccole e grandi glorie locali, dalle percussioni dei Te- traktis alle suggestioni roots di Blue Dean Carcione e Top Hat Sisters.
La ribalta principale sarà quella dell'Auditorium San Domenico, ma si suonerà anche in piazza, all'ex cinema Vittoria e nei locali.
E in realtà la festa comincerà già venerdì 16, quando Young Jazz omaggerà il Giro d'Italia, che proprio quel giorno farà tappa a Foligno, con un concerto del Manuel Magrini Trio tra Palazzo Trinci e Piazza della Repubblica.
Dieci giorni a tutta birra, cui seguirà, praticamente a ruota, la formidabile anteprima di Dancity 2014 con Flying Lotus, che il 30 maggio riempirà Piazza del Duomo.
La primavera folignate, come ormai d'abitudine, ci riserverà grandi cose.

Corriere dell'Umbria Mercoledì 9 Aprile 2014

lunedì 7 aprile 2014

Madonna di Foligno: Un capolavoro da toccare

In migliaia lo hanno ammirato al monastero di Sant'Anna. Ora il capolavoro di Raffaello si può anche toccare. Veloce ma suggestiva è stata ieri mattina la presentazione del modello tattile in resina trasparente che riproduce "La Madonna di Foligno".
Si tratta, beninteso, di una riproduzione del quadro in versione tridimensionale, attraverso una tecnica chiamata chiaroscuro.
Realizzata in esclusiva per il Festival dal Centro del Libro Parlato di Feltre (Belluno), l'opera è stata pensata per rendere possibile ai non vedenti o agli ipovedenti di godere del dipinto utilizzando il tatto.
Ad illustrare la novità a Palazzo Trinci è stata Sonia Mazzoccato, una delle operatrici del Centro del libro parlato di Feltre.
Alla platea, attenta e incuriosita, è stato spiegato come è nata l'idea e come funziona.

L'operatrice infatti ha guidato il pubblico alla percezione del quadro del Raffaello secondo le modalità che sono proprie dei non vedenti.
Oltre all'aspetto tattile, ovviamente, in ausilio c'è anche una audio guida che a seconda di dove comincia l'esplorazione dell'opera fornisce tutti i dettagli al fruitore.
Insomma un po' come succede nelle visite guidate all'interno dei musei.
La sperimentazione della digitazione è affascinante e, per certi versi utile, anche per chi non è un ipovedente, sia per capire l'importanza del tatto, senso spesso sottovalutato ma da cui si ricevono numerose percezioni se si impara ad affinarlo.
Un po' come sosteneva il futurista Tommaso Marinetti, nel suo manifesto del tattilismo, quando pensò all'educazione artistica al tatto.

All'iniziativa, tra gli altri, hanno preso parte anche il sindaco di Foligno Nando Mismetti, rimasto entusiasta della presentazione, e il vicesindaco Maria Frigeri.
Del resto si tratta di una novità assoluta per Foligno.
É la prima opera del genere che sbarca al museo di palazzo Trinci e che, inoltre, resterà esposta stabilmente - fruibile a tutti gli interessati - nella pinacoteca. In particolare sarà collocata accanto a una copia del capolavoro di Raffaello custodita al museo.
Un'occasione dunque anche per una duplice sperimentazione, per chi volesse. Toccare il modello tattile da una sensazione speciale, da provare.
La presentazione è avvenuta nell'ambito del Festival della città accessibili, una manifestazione in cui si è discusso dell'eliminazione delle barriere architettoniche e che si è chiusa ieri.

Corriere dell'Umbria Lunedì 7 Aprile 2014

lunedì 31 marzo 2014

Valtopina: Giove, paese-fantasma da diciassette anni

A Giove di Valtopina la ricostruzione incompiuta ha lasciato un paese fantasma. A 17 anni dal sisma che colpì l'Umbria nel settembre 1997 c'è ancora chi abita nei container.

“Altro che modello umbro da esportare...”, dice Valentina Armillei, del combattivo comitato protagonista di un'annosa battaglia per riavere le case danneggiate e ancora inutilizzabili per diatribe legali, sequestri e contenziosi mai risolti con le istituzioni locali. “quello di Giove - dice Armillei - non è l'unico caso. Situazioni anomale sono rimaste anche a Sellano, Piaggia, Casette di Cupigliolo, Nocera Umbra, Popola.

Tante denunce non sono mai mai riuscite a scavalcare il 'muro del silenzio', il muro del 'va tutto bene in Umbria’. Eccezion fatta per Giove di Valtopina. Qui, il 1 luglio 2011, la Guardia di Finanza di Foligno, su ordine della Procura di Perugia, pose sotto sequestro tutte le 55 abitazioni, per gravissime violazioni delle norme edificatorie e non solo, con conseguenti avvisi di garanzia e rinvii a giudizio. Da allora tutto è immutato, il paese è fantasma, ancora in attesa che lo scempio venga riparato.

Molti dei proprietari, nella estenuante attesa di poter tornare a vivere nella loro casa, sono morti. I superstiti ancora abitano nei container di latta di Giove.
Al comune di Valtopina, silente attore di tutta la vicenda, nonostante tutto è stato consentito di seguire il nuovo iter progettuale ma, dopo tutto questo tempo, non si trova ancora nella condizione di far partire i lavori di riparazione dei danni prodotti da impresa e ingegnere.
Il comune di Valtopina, senza la minima condivisione e partecipazione degli unici soggetti danneggiati da questa vicenda, i proprietari delle abitazioni, ha conferito incarico ad uno studio di progettazione di Arezzo.
Armillei sottolinea la disapprovazione rispetto alla linea seguita, sottolineando come si cerchi di “puntare al risparmio, minimizzando gli interventi”.

La Nazione Lunedì 31 Marzo 2014

giovedì 6 marzo 2014

Ligabue torna a Foligno dopo 14 anni

Una bella sorpresa e un graditissimo ritorno. Luciano Ligabue , dopo 14 anni, torna a Foligno in concerto il prossimo 12 aprile al Palasport 'Paternesi'.
L'appuntamento fa parte del 'Mondovisione tour - Piccole città 2014' che partirà da Correggio, sua città natale e che toccherà importanti città italiane dove il cantante si esibirà in uno stadio.
Ma il grande Liga, che ha avuto uno strepitoso successo al recente festival di San Remo, ha deciso di effettuare concerti anche nei palasport tra cui quello di Foligno.

La notizia ufficiale è stata data diretta mente dall'artista sul suo profilo Facebook e ha fatto immediatamente il giro della città. Un evento che ha già messo in allerta i numerosi fan umbri e folignati. Come abbiamo già detto Ligabue si esibì a Foligno nel settembre del 2000, in occasione del tour estivo che partì proprio dalla città della Quintana e dopo questo annuncio si è già scatenata la caccia al biglietto che però potrà essere acquistato solo a Foligno tre giorni prima del concerto in un'apposita struttura che verrà allestita direttamente dall'organizzazione

La Nazione Giovedì 6 Marzo 2014

martedì 11 febbraio 2014

Il Ponte di Cesare seppellito per sempre

Nella primavera scorsa, durante i lavori di scavo delle pavimentazioni in via Scarpellini, riemerse dal passato l'antico ponte di Cesare, struttura già conosciuta da decenni dagli archeologi e dagli esperti di storia locale. Del rinvenimento si parlò in giunta comunale, e la vicenda finì anche all'attenzione della Sovrintendenza, che chiese una progettazione esecutiva dettagliata.
I tecnici del Comune di Foligno predisposero un progetto ad hoc e sembrava chiaro l'intento di salvaguardare e lasciare visibile una traccia così importante della Foligno antica.
Il piano avrebbe dovuto anche tener conto del restauro statico, per consentire comunque il transito sulla via di cui è basamento.
Dopo mesi di proclami, annunci e rinvii, il ponte di Cesare è stato nuovamente seppellito per sempre ed è spuntato il cantiere di lavoro.
L'opera di pavimentazione con acciottolato e pietra serena al centro è ormai quasi conclusa.

Cla.Bi
Corriere dell'Umbria Martedì 11 Febbraio 2014

lunedì 10 febbraio 2014

Nel 2013 hanno chiuso oltre 40 aziende artigiane

Nel Comprensorio folignate, nel 2013, hanno chiuso 337 aziende, di cui 44 artigiane.
Il grido d'allarme arriva dal presidente di Confartigianato, Giovanni Bianchini che, alla vigilia della manifestazione di protesta organizzata a Roma da Rete Imprese, per martedì 18 febbraio (gli artigiani che vorranno partecipare - avverte Bianchini - sono pregati di comunicarlo in Confartigianato al numero 742.391678, chiedendo di Letizia Fucci), lancia una sua personale proposta.

“Piuttosto che convergere a Roma da tutta Italia è dice Bianchini è sostenendo anche dei costi che sarebbe meglio evitare in tempi di crisi, sarebbe stato meglio fare tante manifestazioni nei capoluoghi di provincia, accompagnandole con un'azione dal valore simbolico, come inviare a Roma, da tutte le regioni italiane, le chiavi delle imprese che hanno chiuso. Io ho quelle delle 44 imprese artigiane folignati che hanno cessato l'attività l’anno scorso: ve lo immaginate un bei camion pieno di chiavi da tutto il Paese che le scarica davanti al Parlamento? Cosà facendo ci sarebbe meno gente che perde una giornata di lavoro per far vedere quanti siamo e si otterrebbe più incisività mediatica. Tutto questo anche per non dimenticare i tanti imprenditori che si sono suicidati a causa della crisi o che stanno affrontando enormi sacrifici”.

La Nazione Lunedì 10 Febbraio 2014

mercoledì 5 febbraio 2014

Un nuovo tesoro artistico nella chiesa di Sant'Agostino

Sono tutte da studiare, ma il restauro portato a termine mette in mostra nuove testimonianze che arricchiscono il patrimonio artistico della Foligno del XIII secolo. Lo scenario è la chiesa di Sant'Agostino, ovvero il santuario della Madonna del pianto, che nella cappella di Santa Caterina fa piombare indietro di otto secoli il visitatore curioso.
Un dettaglio che conferma come la città possa mettere in vetrina tesori che spaziano dal periodo romano al medioevo, dal Rinascimento al Barocco, dall'Ottocento all'arte contemporanea, e questo ulteriore ritrovamento oggi perfettamente fruibile palesa una volta di più come il centro storico continui a riservare sorprese.
"Sant' Agostino è uno scrigno prezioso di dipinti che ci parla di un periodo fecondo della storia di Foligno"
, sottolinea monsignor Giuseppe Bertini, cappellano del santuario. Tutto è cominciato quando si è messa mano all'ultima consistente ristrutturazione della chiesa di piazza Garibaldi e nelle intercapedini tra i vecchi muri medievali ed i nuovi barocchi, sono saltate fuori tracce di affreschi trecenteschi e residuali decorazioni a stucco di carattere manieristico.
Infatti il grandioso complesso al quale era annesso anche il convento distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato edificato nella seconda meta del XIII secolo e poi ristrutturato tra gli anni Venti e Cinquanta del Settecento, tanto da avere una chiesa all'interno di un' altra chiesa. Durante i lavori recenti è stato possibile rimuovere una parte delle innovazioni settecentesche facendo tornare visibile la cappella gotica con l'impianto duecentesco della chiesa conventuale, e quella che era una finestra esterna ma oggi chiusa. I particolari più interessanti sono gli affreschi:

"La chiesa di Sant'Agostino è ancora ricchissima di cicli medievali tenuti segreti dalle mura settecentesche - ci spiega Giordana Benazzi, storica dell'arte - la demolizione casuale della fodera del '700 ha permesso di scoprire che l'involucro esterno è pieno di ciò (dove c'è l'urna del secolo XVII del predicatore e poeta francescano morto nel 1377), con gli affreschi di Sant'Antonio, prima sconosciuto, e di un santo agostiniano che monsignor Giuseppe Bertini ipotizza potrebbe essere il martire San Liberato.

L'unico punto rimasto fuori dal rivestimento è la cappella di Santa Caterina. Il restauro promosso da don Giuseppe Bertini ha permesso di rendere ancor più apprezzabili questi affreschi, che sono da studiare. Le murature sono tardo-duecentesche mentre le pitture sono realizzate in due momenti diversi: le prime all'inizio del Trecento mentre le altre sono tardo-gotiche. Non sembrano comunque affreschi locali - aggiunge Giordana Benazzi - ma marcatamente di scuola toscana. E questa che si vede è l'unica cappella residua di una veste trecentesca che doveva prevedere molte più cappelle lungo la navata."

In particolare un affresco è di grande interesse e il restauro ora lo esalta: è quello che racconta la vicenda dei tre vivi e dei tre morti del XIII secolo.
"Una bellissima iconografia che non ricorre molto frequentemente - sottolinea la Benazzi - è la storia di tre cavalieri attratti dalla vita mondana, ma che incontrano tre persone trapassate che li richiamano alla caducità della vita."
Corriere dell'Umbria Mercoledì 5 Febbraio 2014

martedì 28 gennaio 2014

Grechetto e Montefalco bianco per continuare a stupire

É vasta la produzione dell'azienda. Dici Adanti e pensi al Sagrantino, ma la storia è un po' diversa per la verità.
Questa è una cantina storica nella produzione del Sagrantino secco, però la filosofia è stata quella di non andare verso una sola tipologia, ma pensare anzi aprendo gli orizzonti dello studio, della sperimentazione e della valorizzazione di vitigni che qui danno risultati di grande soddisfazione senza essere "strombazzati" dalle mode del momento.

Ecco così che la cantina produce soprattutto vini rossi da vitigni autoctoni, come il Sagrantino di Montefalco Docg secco e l'immancabile passito, e poi il Montefalco rosso Doc e l'Arquata rosso dell'Umbria Igt.
Adanti con grande dedizione e successo continua a produrre anche caratteristici vini bianchi quali il Grechetto dei Colli Martani e un interessante Montefalco bianco Doc. Le uve utilizzate, principalmente di varietà sagrantino e sangiovese, ma anche cabernet, barbera, grechetto e merlot, provengono esclusivamente dai vigneti di proprietà dell'azienda. Gli attuali proprietari dell'azienda, Pietro, Daniela e Donatella Adanti, continuano ancora oggi a mirare a una produzione selezionata di vini e olio extra vergine di oliva di qualità, rivolgendo costantemente la massima cura a ogni prodotto, nel rispetto del territorio e delle sue antiche tradizioni.

"Questa della diversificazione della produzione spiega Donatella Adanti - è stata da sempre una delle nostre certezze. Fare vino significa farlo bene e sapevamo benissimo, anche negli anni del boom del Sagrantino, che nessuno poteva affidarsi soltanto a quello. Lo dicevamo ad alta voce, era anche uno dei nostri consigli quando piccoli produttori ci chiedevano un suggerimento su ciò che avrebbero dovuto fare. E la strada è questa, senza dubbio, e lo ha detto anche il tempo. "

Corriere dell'Umbria Martedì 28 Gennaio 2014

venerdì 17 gennaio 2014

Il Biancospino che fiorisce per il beato Angelo

Anche quest'anno si è ripetuto il miracolo della fioritura prodigiosa del biancospino. Fonti storiche narrano la vita del beato Angelo da Casale (co-patrono della città di Gualdo Tadino insieme a San Michele arcangelo). Rimase orfano di padre, e molto presto la madre fu costretta a lavorare sodo per mandare avanti il piccolo nucleo familiare.
Il ragazzo, di animo dolce e altruista, si preoccupa dei ragazzi più poveri di lui, per i quali rinuncia al suo pane per sfamarli.
Ma un giorno, dopo un acceso diverbio con la madre poiché sottraeva il pane da casa per darlo ai poveri, Angelo la maledice ed esce per andare a lavorare.
Al ritorno dal lavoro, sente le campane della chiesa suonare a morto: corre in casa e trova la madre che giace priva di vita sul letto.
Sopraffatto dal rimorso, sentendosi responsabile dell'accaduto, decide di partire come pellegrino verso il monastero di San Giacomo di Compostela, in Spagna.
Di ritorno dal lungo viaggio, decide di farsi monaco nell'abbazia di San Benedetto a Gualdo Tadino.
Presto però sente l'esigenza di vivere in stretto contatto con Dio e ottiene il permesso di condurre vita eremitica presso l'eremo detto di Capodacqua, dove resterà fino alla morte.
Il 15 gennaio 1524, mentre le campane dell'abbazia di San Benedetto suonavano da sole, Angelo venne trovato morto.
Si racconta che al passaggio della salma dell'eremita, lungo la strada che conduceva al convento di San Benedetto, le siepi di biancospino e i campi fiorirono miracolosamente.

Il miracolo si ripete ancor oggi e, in qualsiasi condizioni meteorologica, le siepi di biancospino si coprono di numerosi germogli nonostante le basse temperature della stagione invernale. Evento che ha un parallelo nella città di Bra: lo sbocciare di un pruno nei mesi invernali ricorda l'apparizione della Vergine a Egidia Mathis, tanto che le due cittadine si sono unite in rapporto di fraternità e cooperazione.
La sera del 14, vigilia della festa, si è tenuta la celebrazione del vespro con l'offerta dell'olio per la lampada votiva da parte dell'Amministrazione comunale; alle 21 è iniziata la veglia di preghiera con una fiaccolata che, muovendo dalla concattedrale, si è diretta verso il cespuglio del biancospino nell'omonimo quartiere e, contemporaneamente si è mossa la fiaccolata organizzata dal Cai che, partendo dall'eremo del Beato Angelo, ha ripercorso il lungo itinerario fatto con la salma del Beato nel lontano 1524, per ricongiungersi con l'altra fiaccolata presso il cespuglio del biancospino.

Marta Gineltelli
La Voce Venerdì 17 Gennaio 2014

venerdì 10 gennaio 2014

La Madonna di Foligno di Raffaello torna nella chiesa di Sant'Anna

C'è una data, non ancora ufficiale, per l’inaugurazione della mostra cha avrà come unico, straordinario protagonista, il dipinto di Raffaello dedicato alla Madonna di Foligno.
Il taglio del nastro dovrebbe avvenire nella mattina di sabato 18 gennaio e a presenziare l'eccezionale evento saranno i vertici dei Musei vaticani e quelli di Eni, azienda che ha finanziato questa operazione di enorme rilevanza culturale.
Il sì definitivo è arrivato mercoledì sera dopo il sopralluogo alla chiesa di Sant'Anna che accoglierà tra le sue antiche mura, per una decina di giorni, il dipinto realizzato da uno dei più grandi artisti della storia italiana e che abitualmente si trova presso la pinacoteca dei Musei vaticani.

Al momento la Madonna di Foligno à ancora a palazzo Marino, a Milano, dove è esposto dal 27 novembre e dove è stato ammirato da migliaia di persone a Foligno il dipinto arriverà probabilmente tra il 13 e il 15 gennaio per essere collocato all'interno della chiesa di Sant'Anna dove si trovava fino al 1797, quando i francesi lo portarono via insieme ad altri capolavori rastrellati in tutta Italia.
Nelle settimane scorse erano stati il sindaco Nando Mismetti e il vescovo Gualtiero Sigismondi, con due distinte lettere indirizzate a Eni e Vaticano, a chiedere se nel viaggio di ritorno del quadro verso Roma poteva essere ipotizzabile una sosta a Foligno, città che ha ispirato il dipinto e che lo ha conservato per oltre due secoli.
Il tentativo ha avuto successo, anche grazie all'attivazione di canali diplomatici paralleli e collo qui con esponenti della Santa sede.
Fatto sta che adesso in città c'è attesa per questo evento che segnerà un passaggio storico difficilmente ripetibile.
Al lavoro si sono messi in piena sinergia il Comune, il vescovado, la fondazione Cassa di risparmio di Foligno e l'Ente Quintana.
A loro spetta il compito di offrire il meglio dell'accoglienza a quanti verranno ad ammirare il capolavoro e a lanciare l'avvenimento che rappresenta anche un'ottima occasione di promozione turistica.

Domani, anche se la conferma ufficiale non è ancora arrivata, dovrebbe tenersi una conferenza stampa di presentazione, in sostanza la prima tappa di avvicinamento al 18 gennaio.
E a dimostrazione che il dipinto richiamerà tantissimi visitatori, ci sono le prime telefonate e i primi contatti ricevuti da alcune strutture ricettive della zona da parte di persone che chiedono informazioni in merito alla mostra.

Madonna di Foligno C'à grande attesa In città per l'arrivo della straordinaria opera di Raffaello che sarà esposte all'Interno della chiesa di Sant'Anna invia del Monasteri dove si trovava fino al 1797 (Foto Marco Cardinali) -tit_org- Foligno - Raffaello in mostra dal 18 gennaio

Corriere dell'Umbria Venerdì 10 Gennaio 2014

giovedì 9 gennaio 2014

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venerdì 20 dicembre 2013

Fossato di Vico: Dall’Appennino alle miniere

Verrà presentato ufficialmente lunedì, alle 16,30, nel teatro comunale fossatano, il libro “Dall'Appennino alle miniere, gli emigranti di Fossato di Vico in Europa e in America dal 1900 al 1914”.
L'opera, scritta da Thierry Rinaldetti, è stata stampata dalla Editoriale Umbra. La Pubblicazione nasce in seno alla collana “i quaderni del museo regionale dell'emigrazione” di Gualdo Tadino ed ha il patrocinio del Comune di Fossato di Vico.
Dopo i saluti del sindaco, Mauro Monacelli, l'opera sarà illustrata da Alberto Sorbini, direttore dell'Isuc e responsabile scientifico della collana.
Sarà presente anche l'autore, Thierry Rinaldetti, dottore di ricerca in storia e cultura anglo-americana e docente presso l'Università Paris 8, che ha scritto vari saggi per riviste specializzate americane e francesi sui fenomeni migratori internazionali e sulle comunità italiane all'estero.

Attualmente Rinaldetti si sta occupando degli immigrati temporanei nella società e nell'immaginario americano. Si tratta di un appuntamento interessante, che consentirà di aprire uno spaccato sulla storia locale e su quel periodo storico in cui anche tanti umbri sono emigrati per cercare lavoro.

Corriere dell'Umbria Venerdì 20 Dicembre 2013

martedì 10 dicembre 2013

A Foligno debutta il coworking

La crisi nonostante tutto continua a mordere e soprattutto per i giovani inserirsi in un contesto occupazionale è a dir poco complicato, se non addirittura impossibile.
Ecco allora che in momenti difficili occorrono iniziative in grado di incentivare il lavoro perché in fondo é proprio la congiuntura economica a richiedere idee e progetti per sostenere economia e sviluppo sociale.

E cosi anche a Foligno debutta il coworking, un'opportunità per creare uno stile di lavoro che non preveda la semplice condivisione di spazi o uffici, utile per l'abbattimento dei costi, ma che realizzi soprattutto un luogo dove lo scambio di idee , esperienze e collaborazioni, possano facilitare la creazione di nuovi progetti integrati, condivisione di know-how ed una crescita personale e professionale.
In sostanza un luogo lavorativo aperto e dinamico, idoneo per i giovani che soffrono maggiormente i costi dello start-up. Tutto questo si chiama coworking e lo spazio deputato ad accoglierlo sono i locali al piano terra dell'ex Reclusorio Pio.

Il progetto è del Comune di Foligno, che nei mesi scorsi ha pubblicato uno specifico bando per la sua attuazione e per il quale ora risultata aggiudicataria la società locale Moow Sris.

Cosa accadrà in concreto? A differenza del classico posto di lavoro, i soggetti che utilizzano il coworking non sono impiegati della stessa azienda, ma ad esempio liberi professionisti che altrimenti lavorerebbero a casa, persone con contratti atipici o che si spostano frequentemente e che spesso si trovano a lavorare in relativo isolamento.
Questa soluzione nasce quindi come alternativa al lavoro nei bar o all'isolamento in un ufficio proprio o a casa, dove i freelance incominciarono a sperimentare la sensazione di essere isolati e di perdere l'interazione umana. I vantaggi individuati sono molteplici: trattandosi di uno spazio di lavoro, riduce le distrazioni che si potrebbero creare in un ambiente domestico, ma al tempo stesso favorisce l'interazione sociale con i diversi coworkers, amplia le possibilità di lavorare a contatto con altri professionisti, stabilisce collaborazioni e genera così nuove opportunità di lavoro.
Dal punto di vista economico, si può rilevare una sostanziale riduzione dei costi, una ottimizzazione degli spazi e l'acquisizione di nuovi clienti.
Esperienze di coworking sono già state realizzate in altre città italiane, come ad esempio Firenze e Bari e in questo contesto il progetto che il Comune di Foligno intende realizzare è una specie di concorso di idee imprenditoriali nell'ambito dell' economia della conoscenza e della creatività a favore di giovani lavoratori o imprenditori, lavoratori precari e atipici di ogni categoria, disoccupati, microimprese del terziario avanzato, che intendano svolgere la propria attività in un luogo funzionale ed economicamente sostenibile e che hanno bisogno temporaneamente di un ufficio attrezzato. Il soggetto gestore non dovrà identificarsi esclusivamente in un locatore, ma dovrà facilitare le collaborazioni tra i coworkers con la condivisione di knowhow, agevolare la creazione di progetti integrati e favorire lo stimolo di crescita personale e professionale dei soggetti beneficiari, oltre a realizzare lo start-up di progetti imprenditoriali aggiuntivi rispetto alla gestione del servizio di coworking.

Corriere dell'Umbria Martedì 10 Dicembre 2013