Una struttura costruita nei pressi della sorgente e che venne ristrutturata prima del terremoto del `97. Poi le scosse sismiche, l'edificio che cede e finisce nel dimenticatoio. Quattordici anni di totale oblio. Ignorato nei fondi per la ricostruzione, dimenticato dall'amministrazione comunale. Almeno fino a qualche tempo fa. A Nocera la voce corre da mesi, qualcuno si sta interessando alla sorgente del Cacciatore. E la conferma arriva dalla Provincia.Interpellato sull'argomento, l'assessore al Patrimonio Piero Mignini conferma:
"Stiamo definendo con il Comune di Nocera un progetto che entro un mese diventerà un bando pubblico. L'obiettivo è quello di creare un centro termale, delle strutture ricettive e dare il via libera all'imbottigliamento dell'acqua della sorgente."
Massimo riserbo sui dettagli del bando ancora in fase di elaborazione, ma qualcosa comincia a trapelare.Sono state già definite le linee guida del progetto che permetterà di realizzare uno stabilimento termale nel complesso della fonte del Centino. La Provincia ha acquisito dal Comune la maggioranza delle quote azionarie della società che gestisce il complesso (superficie di oltre 2mila metri quadrati), per un cifra minima: poco più di 40mila curo. I due Enti intendono creare un vero e proprio centro termale con beauty farro, struttura alberghiera (conuna ventina di stanze), servizio di ristorazione, vasche con le acque termali, strutture per saune, fanghi, massaggi e percorsi di benessere. Ma anche aerosolterapia e idroterapia.Non solo. Nel bando verrà prevista la possibilità di sfruttrare la sorgente del Centino per l'adduzione della preziosa acqua e il suo imbottigliamento.
L'idea è quella di mettere sul mercato un prodotto di nicchia, nessun imbottigliamento industriale quindi. Allo stesso modo verrebbe ad essere utilizzata la terra presente nella zona, ovvero quell'argilla bianca che in passato veniva addirittura venduta in piccole e costosissime confezioni. Il piano è ambizioso, valorizzare un complesso pregiato che, rimesso a nuovo e reso funzionale, ha un valore commerciale - secondo le stime - di oltre 10 milioni di euro. Comune di Nocera e Provincia ci credono, si tratterebbe di un'operazione in grado di creare la prima struttura termale regionale di queste dimensioni e soprattutto con queste caratteristiche.
Andrea Luccioli
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