"Non è stata una bella Pasqua per noi."La riflessione è di Venanzio Pazzani, titolare del centralissimo Hotel Italia e presidente degli albergatori folignati.
"La gente - aggiunge non ha più soldi a causa della grave crisi che il Paese sta attraversando e quindi non si muove più come una volta. Ma non è un dato solo di quest'anno. Già dallo scorso anno - aggiunge Pazzani - anzi, direi da due anni a questa parte, che il turismo a Foligno è in netto calo. Siamo intorno al 40% in meno di presenze e, anche nel caso di questa Pasqua, la situazione non è cambiata affatto. Si lavora solo sui gruppi perché le famiglie o le singole persone non si fermano più di un giorno. Noi, ad esempio, abbiamo lavorato, due o tre giorni perché c'è stata la fiera europea ma il resto degli hotel della città hanno lavorato molto poco. Tante camere sono rimaste vuote: solo il fine settimana si è fatto qualcosa, ma, ripeto, non molto. Comunque, ad essere sincero, ha influito moltissimo anche il maltempo e la gente, oltre alla crisi non si è spostata anche per questo. La fiera europea? Come dicevo prima ha dato un piccolo impulso ma ha creato anche qualche disagio."Dunque la situazione è alquanto allarmante e gli albergatori folignati non nascondono grosse preoccupazioni anche in attesa delle decisioni sulla eventuale tassa di soggiorno.
"Abbiamo appreso con molta soddisfazione - evidenzia Pazzani che l'amministrazione comunale di Foligno, al pari di Assisi e di altri Comuni del comprensorio, ha deciso di non mettere questo balzello. Per noi è importante anche perché avrebbe poco senso inserire questa tassa in un momento difficile come questo. Se ci fosse stata una legge nazionale uguale per tutti sarebbe stata un'altra cosa ma così, come è stata proposta, non ha senso. Se un Comune la mette e quello vicino no, indovinate dove andranno i turisti?"
La Nazione Martedì 10 Aprile 2012
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