domenica 6 febbraio 2011

Il lupo conquistano il territorio

Il lupo è tornato; ormai in territorio nocerino la cosa è risaputa ed, anzi, il predatore continua a farsi notare. Dopo gli attacchi dei mesi scorsi, l'ultimo è solo della settimana passata, quando un allevatore ha trovato morte due pecore che si trovavano in un recinto nella zona di Castrucciano. Il lupo è riuscito a passare la recinzione e ad uccidere due fra gli animali del piccolo gregge più in difficoltà, perché entrambe le bestie erano gravide. Questo è solo l'ultimo di una serie di danni subiti dagli allevatori della zona: il mese scorso, infatti, sempre nelle colline del territorio nocerino a ridosso del monte Subasio, sono stati attaccati degli animali al pascolo. A farne le spese, un asino rimasto ferito ed un cane da guardia, che è stato invece ucciso. Ma che i lupi siano ormai ben presenti in zona è testimoniato anche dal ritrovamento, nel mese di novembre, del corpo di un esemplare di questa specie sulla strada che porta a monte Pennino. Con questo ritrovamento, si è passati dalle supposizioni (qualcuno ha ipotizzato che si trattasse di cani randagi) ai fatti.

L'animale, ucciso probabilmente dallo scontro con un automobile, era una giovane lupa di 25 chilogrammi, il cui corpo è stato trasferito all'istituto zooprofilattico. A confermarne la specie, anche la Polizia provinciale di Perugia, intervenuta al momento alla segnalazione dell'incidente insieme ai veterinari della Asl 3. E gli organi di comando della stessa Polizia provinciale hanno confermato anche l'aumento degli accadimenti per cause traumatiche legati ai lupi, indice dell'espansione in territorio perugino di questa specie protetta. Nel corso del 2010, i casi segnalati alla Polizia provinciale di incidenti in cui sono stati coinvolti lupi (come incidenti stradali, ma anche l'annegamento degli animali stessi nei canali) sono stati sette.
Aumentano, inoltre, anche le denunce di danni da parte degli allevatori che giungono alla Provincia di Perugia. Non solo i lupi sono tornati a popolare il Nocerino e la fascia appenninica umbro-marchigiana, quindi, ma la loro popolazione è anche in aumento. Resta da capirne le cause. A scanso di ogni equivoco, qualsiasi disquisizione deve partire dal presupposto che l'idea che vi siano soggetti (enti, associazioni o altro) che abbiano rilasciato questi lupi, come spesso si sente dire, è soltanto una leggenda metropolitana. Questa specie (protetta dalla metà degli anni '70) si è espansa perché ha trovato in Umbria condizioni favorevoli al suo incremento ed è andata a ricollocarsi nella sua naturale nicchia ecologica. Queste condizioni, come spiegato anche dal servizio programmazione e gestione faunistica della Provincia, sono prevalentemente due: l'aumento delle prede naturali del lupo (come cinghiali e caprioli) ed un pascolo di animali allo stato brado con poca sorveglianza. Proprio su questo fronte, la Provincia si era battuta alcuni anni fa con il progetto europeo "Life coex", mirato all'aumento dei sistemi di protezione, primo fra tutti l'utilizzo di cani da pastore per gli animali al pascolo. Secondo i dati del servizio provinciale, quindi, non si tratta di un aumento solo nel Nocerino: il lupo sta riconquistando tutto il territorio provinciale, dove era quasi scomparso da 30-40 anni

Eirene Mirti

Corriere dell'Umbria Mercoledì 2 Febbraio 2011

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