30 aprile 1237: nasce l'attuale città. Infatti è in quella data che l'abbate Epifanio concedeva in enfiteusi perpetua a Pietro di Alessandro, delegato quale rappresentante o sindicus di Gualdo, il Colle Sant'Angelo per edificarvi il nuovo paese, a patto che i cittadini gualdesi donassero ogni anno all'Abbazia, nella ricorrenza della festa di San Benedetto, dieci libbre di buona cera, e che tutti coloro che fossero venuti ad abitare in quel luogo appartenessero alla parrocchiale giurisdizione della Badia. Una "rifondazione" definitiva per un popolo che aveva conosciuto nei diversi periodi storici alterne fortune legate soprattutto alla strada consolare Flaminia. Infatti, ripercorrendo la storia di
Gualdo Tadino si passa dalla città umbra di Colle i Mori, in altura, alla Tadinum romana nella vallata, proprio lungo la Flaminia che contribuì al suo sviluppo ma anche alla sua distruzione, da parte di Ottone III nel 996. I Tadinati si sparsero per il territorio ed un nuovo centro nacque in Val di Gorgo, nelle vicinanze della Rocchetta, alle pendici del Serrasanta. Un centro abitato che venne distrutto da un incendio, legato alla tradizione della Bastula. Proprio questo è stato l'evento che spinse i Gualdesi a chiedere all'abbate Epifanio di poter costruire la nuova Gualdo partendo da Colle Sant'Angelo, dove era presente una chiesa che oggi si trova incorporata all'interno della Rocca Flea. Questo breve cenno di storia cittadina per introdurre il "Compleanno della città", iniziativa che parte dalla Pro Tadino, coinvolge il Comune e altre associazioni, partendo appunto dal fatto che Gualdo Tadino può vantare una data certa per la sua "nascita" proprio nel 30 aprile quando l'abbate Epifanio concesse di costruire la città sul sito che da 773 anni la ospita. Successivamente Federico II di Svevia volle il restauro della
Rocca Flea e, per proteggere la cittadina dagli attacchi guelfi perugini, nel 1242 la cinse di possenti mura, la dotò di quattro porte di accesso (San Benedetto, San Donato, San Martino e San Facondino) e di 17 torri di difesa.
"Sono pochissime le città che possono documentare con esattezza la propria 'data di nascità, e questo è un elemento distintivo - spiega il sindaco - abbiamo subito abbracciato l'idea della Pro Tadino di introdurre nel calendario degli eventi questa importante ricorrenza. Celebrare l'anno di fondazione ha un duplice significato: rimarcare la propria identità e fungere da momento di unione per l'intera comunità."
Il progetto è nato in seno alla Pro Tadino.
"Questo evento assolutamente innovativo è basato su solide radici storiche. Con l'Anniversario di Gualdo daremo il via ad una serie di collaborazioni con le realtà associative presenti in città - sottolinea Paola Moriconi, presidente della Pro Tadino - nell'occasione abbiamo attivato una sinergia con Ente Giochi de le Porte, polo museale, associazione Riflessi e Comitato storica rappresentazione del Venerdì Santo. L'aspetto peculiare della manifestazione è il coinvolgimento dei bambini delle scuole. La loro risposta al nostro invito è stata entusiastica"
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