I numeri legati alla produzione della pasta, prodotto che rappresenta l'Italia in tutto il mondo.
E Foligno ancora una volta sarà la capitale della pasta grazie al Festival i Primi d'Italia, che celebrerà i primi piatti dal 23 al 26 settembre.
Territorio. Immagine. Cultura. Sono questi gli elementi costitutivi della pasta italiana, il prodotto più rappresentativo e più amato del made in Italy, che sarà al centro della dodicesima edizione de "i Primi d'Italia", in programma a Foligno dal 23 al 26 settembre p.v. Con una produzione da primato mondiale che si assesta intorno alle 3.191.505 tonnellate all'anno, secondo i dati UN.I.P.I e Istat registrati nel 2005, ossia oltre 4,5 miliardi di euro ed i suoi 28 kg
annui di consumo pro capite, l'Italia detiene il primato mondiale sia nella classifica produttori che in quella consumatori di pasta. Come ha rilevato di recente un'indagine condotta da Nomisma, il 42% della nostra produzione è destinata al mercato estero, vale a dire il 9% dell'export alimentare italiano. Nonostante una lieve flessione fatta registrare lo scorso anno, il trend da alcuni anni a questa parte permane in costante crescita: nel decennio 1997-2007, la produzione italiana - contraddistinta da quasi 6 mila aziende ed un'occupazione di oltre 30 mila addetti - ha fatto registrare, anche grazie all'esportazione, un + 144%.
L'export del prodotto principe d'Italia ha infatti raggiunto un volume di 1.530.100 tonnellate, pari a 1.180 milioni di euro. Sempre dai dati registrati dal commercio estero si evince che l'Europa e gli Stati Uniti prediligono i formati corti, mentre il mercato asiatico mostra una certa preferenza per la pasta lunga. Il mercato della pasta all'estero è in continua crescita; negli ultimi anni le cifre dell'esportazione si sono più che raddoppiate: è stata la performance migliore dell'intero settore alimentare italiano e le ragioni di questo successo sono da ricercare nella capacità dei nostri produttori, da sempre legati alla tradizione che si tramanda degli antichi maestri pastai, di riuscire a mantenere il prodotto italiano ancora oggi di altissima qualità. Questo spiega anche il divario che ci separa dai concorrenti cinesi – al secondo posto nel mondo per volumi di produzione – fermi al 9%; il segreto sta infatti nel sapiente utilizzo del grano duro nazionale. Entrata nell'immaginario collettivo come sinonimo di autenticità e semplicità, la pasta si conferma anche come prodotto di filiera, espressione profonda del territorio e simbolo nel mondo della tradizione e della cultura italiana; ecco perché il prodotto "made in Italy" è particolarmente apprezzato in Germania (che importa il 12% della produzione mondiale); in Francia (11%); negli Stati Uniti (11%); in Gran Bretagna (9%); in Giappone (5%) e Canada (5%). L'Italia mostra una spiccata predilezione per la pasta secca, che costituisce circa i tre quarti dei consumi totali. Questa tipologia è ottenuta, come tradizione vuole, dalle autentiche procedure della trafilazione, laminazione ed essiccamento di pregiati impasti, che vengono preparati esclusivamente con semola di grano duro ed acqua. Il restante quarto è invece rappresentato dalla pasta fresca, per la lavorazione della quale è previsto anche l'impiego del grano tenero ed il tradizionale procedimento della sfogliatura. Con le sue sfumature giallo-dorate, i suoi mille condimenti e ricette, i formati tradizionali e speciali, liscia o rigata, corta o lunga la pasta rimane l'incontrastata regina delle tavole italiane; sono infatti oltre 2 milioni gli italiani che dichiarano di mangiare, sia a pranzo che a cena, sette giorni su sette la nostra amata pasta, da noi celebrata con un intero Festival a lei dedicato: "i Primi d'Italia". Ospitando anche quest'anno la manifestazione dei primi piatti, Foligno si conferma capitale della pasta italiana ma anche degli altri primi protagonisti della nostra tavola come il riso, la polenta, le zuppe e gli gnocchi: tutti prodotti legati al territorio ed alla nostra tradizione culinaria. Il crescente numero di visitatori, conferma l'apprezzamento del pubblico per i prodotti tradizionali e genuini, che sono da sempre i protagonisti assoluti della manifestazione folignate e che vengono ancora oggi lavorati dagli artigiani della pasta seguendo le antiche ricette e le autentiche procedure.
Saranno oltre 180 le aziende del settore alimentare che prenderanno parte alla manifestazione. Quest'anno il programma prevede la realizzazione di 18 villaggi del gusto, allestiti nelle principali piazze e location della città, dove 87 chef prepareranno circa 650 ricette tutte da gustare. Proprio in virtù di questa straordinaria presenza di buongustai al Festival dei primi piatti, il made in Italy sarà rappresentato da oltre 50 pastifici artigianali, presenti a Palazzo Trinci, dove "La Boutique della Pasta" proporrà la vendita e l'esposizione delle produzioni artigianali di qualità, la galleria dei formati regionali, speciali e dei risi italiani. Piazza Matteotti ospiterà invece "Le eccellenze del gusto", in occasione della quale i produttori presenteranno la rassegna dei prodotti tipici e le eccellenze alimentari a marchio protetto, tra cui: la bottarga sarda, il pesto genovese, la ‘nduja calabrese, lo speck tirolese e tanti altri. Saranno poi 36 i pastifici nazionali che si alterneranno nel circuito de gustativo de "i Villaggi del Gusto", dove sarà possibile assaggiare primi piatti con ricette creative, tipicità locali e regionali, sapori di terra, mare, orto e bosco, da sempre accompagnato dalle stuzzicanti fragranze del tartufo, degli asparagi e dei funghi. Sarà un percorso tra arte ed alimentazione, ricco di eventi ed intrattenimenti unici ma anche di mostre e mercati, ideati per soddisfare tanto il palato quanto la mente.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.iprimiditalia.it
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