Sabato il taglio del nastro, ci sono anche due opere che appartengono al chitarrista Eric Clapton
C'é grande attesa a livello nazionale, per l'inaugurazione della grande mostra personale di Carlo Maria Mariani, che vedrà esposti al Ciac ben 24 straordinari capolavori dell'artista, gran parte dei quali in anteprima assoluta per l'Italia. Il taglio del nastro è previsto sabato alle 18.30 alla presenza dello stesso artista, di Carol Lane, archivista e curatrice del pittore e di Italo Tomassoni curatore dell'evento e importante studioso del maestro. Insieme a loro, ieri mattina, per la conferenza stampa di presentazione, erano presenti anche Giancarlo Partenzi presidente del Centro per la cultura e lo sviluppo economico e l'amministratore delegato del Centro italiano d'arte contemporanea, Rita Fanelli Marini.
La mostra, ad ingresso completamente gratuito, resterà aperta sino al primo dicembre nei giorni di venerdì, sabato e la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. Prevista anche un'approfondita visita guidata. Le tele selezionate, molte delle quali dipinte a New York dove l'artista vive ed opera da oltre trent'anni, sono state realizzate tra il 1989 ed il 2011. Meritano di essere segnalate due produzioni provenienti direttamente dalla collezione inglese privata del chitarrista Eric Clapton, che ha dato il benestare per l'esposizione folignate.
"Siamo di fronte ad un grande pittore che, non solo va controcorrente, tornando alla pittura e a figure che richiamano la classicità in un periodo storico in cui la pittura viene disconosciuta ha rilevato Tomassoni - ma riesce ad infondere profondamente in essa lo spirito del proprio tempo, con un linguaggio personalissimo e riconoscibile, di eccezionale capacità artistica e inventiva formale."
"La bellezza e la sublimità sono oggi la terapia contro la volgarità che ci travolge"ha dichiarato l'artista nel presentare la su mostra. Parole di elogio, sia da parte di Carlo Maria Mariani che di Carol Lane, sono state espresse proprio per il Ciac:
"Una bellissima costruzione, sembra di stare a New York - hanno commentato - una struttura che ci rende ancora più onorati di essere qui"aggiungendo tra l'altro, che molti amici ed artisti americani già conoscono il centro e gliene hanno parlato in maniera molto positiva.
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