La crisi nonostante tutto continua a mordere e soprattutto per i giovani inserirsi in un contesto occupazionale è a dir poco complicato, se non addirittura impossibile.
Ecco allora che in momenti difficili occorrono iniziative in grado di incentivare il lavoro perché in fondo é proprio la congiuntura economica a richiedere idee e progetti per sostenere economia e sviluppo sociale.
E cosi anche a Foligno debutta il coworking, un'opportunità per creare uno stile di lavoro che non preveda la semplice condivisione di spazi o uffici, utile per l'abbattimento dei costi, ma che realizzi soprattutto un luogo dove lo scambio di idee , esperienze e collaborazioni, possano facilitare la creazione di nuovi progetti integrati, condivisione di know-how ed una crescita personale e professionale.
In sostanza un luogo lavorativo aperto e dinamico, idoneo per i giovani che soffrono maggiormente i costi dello start-up. Tutto questo si chiama coworking e lo spazio deputato ad accoglierlo sono i locali al piano terra dell'ex Reclusorio Pio.
Il progetto è del Comune di Foligno, che nei mesi scorsi ha pubblicato uno specifico bando per la sua attuazione e per il quale ora risultata aggiudicataria la società locale Moow Sris.
Cosa accadrà in concreto? A differenza del classico posto di lavoro, i soggetti che utilizzano il coworking non sono impiegati della stessa azienda, ma ad esempio liberi professionisti che altrimenti lavorerebbero a casa, persone con contratti atipici o che si spostano frequentemente e che spesso si trovano a lavorare in relativo isolamento.
Questa soluzione nasce quindi come alternativa al lavoro nei bar o all'isolamento in un ufficio proprio o a casa, dove i freelance incominciarono a sperimentare la sensazione di essere isolati e di perdere l'interazione umana. I vantaggi individuati sono molteplici: trattandosi di uno spazio di lavoro, riduce le distrazioni che si potrebbero creare in un ambiente domestico, ma al tempo stesso favorisce l'interazione sociale con i diversi coworkers, amplia le possibilità di lavorare a contatto con altri professionisti, stabilisce collaborazioni e genera così nuove opportunità di lavoro.
Dal punto di vista economico, si può rilevare una sostanziale riduzione dei costi, una ottimizzazione degli spazi e l'acquisizione di nuovi clienti.
Esperienze di coworking sono già state realizzate in altre città italiane, come ad esempio Firenze e Bari e in questo contesto il progetto che il Comune di Foligno intende realizzare è una specie di concorso di idee imprenditoriali nell'ambito dell' economia della conoscenza e della creatività a favore di giovani lavoratori o imprenditori, lavoratori precari e atipici di ogni categoria, disoccupati, microimprese del terziario avanzato, che intendano svolgere la propria attività in un luogo funzionale ed economicamente sostenibile e che hanno bisogno temporaneamente di un ufficio attrezzato. Il soggetto gestore non dovrà identificarsi esclusivamente in un locatore, ma dovrà facilitare le collaborazioni tra i coworkers con la condivisione di knowhow, agevolare la creazione di progetti integrati e favorire lo stimolo di crescita personale e professionale dei soggetti beneficiari, oltre a realizzare lo start-up di progetti imprenditoriali aggiuntivi rispetto alla gestione del servizio di coworking.
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