"il costume nell'arte, l'arte del costume"
, in esposizione ieri e ancora oggi fino alle 19 a Palazzo Candiotti, passato e presente si incontrano per restituire alla città di Foligno alcuni particolari del periodo barocco, cercando di mantenere vivo l'interesse per l'arte riaccesosi grazie al passaggio della Madonna di Raffaello. Ad accogliere i visitatori all'ingresso della sede dell'Ente Giostra della Quintana, ragazzi e ragazze del Liceo scientifico e artistico "Marconi" e della scuola media "Carducci", per l'occasione nelle vesti di provetti ciceroni impegnati a raccontare quello che fu uno dei periodi storici più fastosi e stravaganti.
I quadri, messi a disposizione da antiquari del territorio, risalgono tutti al '500 e '600, tra gli artisti spiccano i nomi di Federico Zuccari, Pandolfo Reschi, Pier Leone Ghezzi, il fiammingo Ludovico Pozzoserrato e Antonio Circignani, mentre alcune opere sono ancora in fase di studio come il "Ritratto di Laura".
La sala della Memoria e la sala delle Armi sono dedicate alla Quintana, dove sono esposti costumi, lance, tamburi ed armi che regalano un assaggio della manifestazione folignate, proseguendo poi il viaggio tra le stanze ci si imbatte negli sfarzosi gioielli, che dal Cinquecento divennero parte integrante degli abiti, nonchè in una tipica tavola imbandita a banchetto barocco.
"Abbiamo voluto dimostrare che si può vivere e raccontare l'arte a costo zero spiega Fulvio Ricci che ha promosso e organizzato l'iniziativa - sfruttando le sinergie del territorio abbiamo potuto far riscoprire alcuni tesori che spesso vengono trascurati, avvicinando i giovani alla cultura."
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