"La vita, se il paragone è concesso, è come un arazzo. Noi siamo l'ordito cui non si chiede altro se non di mantenersi sempre dritto e teso, gli altri sono la trama, il filo che passa e intesse, perchè è proprio nell'incontro con gli altri che via via si precisa l'immagine, si definiscono i colori che, in ogni momento, ci identificano."
Sono parole di Josà Saramago - lo scrittore, poeta, drammaturgo e giornalista portoghese - scelte come claim della XVI mostra del ricamo e del tessuto che si svolge a Valtopina da oggi a domenica. Un appuntamento ormai irrinunciabile per la cittadina, che trova nell'evento la sua ribalta internazionale grazie alla scuola di ricamo e al lavoro del team coordinato da Maria Mancini. Che quest'anno rivolge un omaggio all'infanzia dedicando i propri manufatti di filo al mondo dei bambini.
L'inaugurazione di stamattina, alle ore 10.30, coincide con l'apertura al Museo del ricamo e del tessile dell'apertura della mostra "(Im)perfezione. Il merletto: tradizione e creatività", a cui si affiancano nella sala della Canonica la mostra "Il merletto: sperimentazioni contemporanee"di Maria Bissacco e Marija Pudane"; al Centro giovani "Cortecce", ricami di Rosalba Pepi; e ancora il concorso "Ricami e tessuti di oggi - Ricamare l'Umbria" e il consueto spazio commerciale e dell'editoria. Tra gli eventi, il defilè d'abiti d'epoca "Moda e mondo" alle ore 21.30 di oggi al centro polivalente "Subasio" in collaborazione con l'Istituto italiano design e presentato da Ambra Cenci; e poi sabato alle 10.30 nella sala congressi il convegno "Intorno al Merletto: tradizione e contemporaneità" coordinato da Antonio Verna dell'Università di Toronto, con relatori Chiara Squarcina, direttrice di palazzo Mocenigo e Museo del merletto di Burano; Silvia Mira storica dell'arte.
Maria Bissacco artista del merletto, Roberto Segatori sociologo. Domenica le premiazioni del concorso "Ricamare l'Umbria" e Maestra di filo 2014 alle ore 11 al Palasport
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