Nel tratto che da Foligno arriva a Fossato di Vico, cioè in quello ancora a due corsie e che da Nocera Umbra a Osteria del Gatto, passando per Gualdo Tadino, attraversa ancora i centri abitati, non si contano più gli incidenti.
Fortunatamente in quasi tutti i casi senza conseguenze, alcune volte, come lunedì, con feriti che richiedono alcune decine di giorni per guarire.
E proprio questa situazione si rivela, ogni giorno che passa, sempre più insostenibile.
Il volume di traffico di questi fine settimana e con il ponte di Ferragosto in vista - al quale si aggiungerà domenica il rientro dalle ferie - rende la Flaminia una strada a grande rischio e, sotto certi punti di vista, anacronistica.
Certo, c'è anche molto malumore, soprattutto perché il tratto da Nocera a Cerqueto sembra ormai terminato e non si capisce il perché non venga aperto al traffico, come era stato invece annunciato a più riprese dagli stessi vertici dell'Anas.
Soprattutto perché il traffico che attraversa la traversa interna della Flaminia - giornalmente - è costituito soprattutto da mezzi pesanti che potrebbero essere convogliati proprio sulla nuova arteria.
Tra i motivi che impediscono questa apertura, quello più rilevante sembra essere la mancanza di uno svincolo a Nocera che raccordi la nuova strada con la Flaminia che in quel tratto già viaggia al di fuori dei centri abitati, seppure a due corsie.
Notizie certe su questo fronte non ce ne sono, ma sembra che ormai una scelta a livello amministrativo sia imminente e quindi si dovrebbe partire anche con questi lavori che consentiranno di raccordare la strada esistente con quella in fase di ultimazione.
Anche se manca l'ufficialità sembra invece ormai in via di definizione l'altro problema, quello del dislivello tra i due lotti con cui è stata costruita da Nocera a Gaifana l'uno, da Gaifana a Cerqueto l'altro.
Dislivello di alcuni centimetri - si parla di 35 -70 - che divide le due strade. Infatti nei giorni scorsi erano presenti dei mezzi che stanno lavorando per superare questo ostacolo. Ma la soluzione della vicenda Flaminia richiederebbe un certo impegno - anche a livello istituzionale - affinché la situazione si risolva nel più breve tempo possibile.
Le vittime della Flaminia registrate nel corso degli anni, cui si aggiungono i tanti feriti e i tanti micro-tamponamenti quasi quotidiani, chiedono a gran voce un impegno per superare tutte le difficoltà tecniche e burocratiche affinché la nuova strada venga aperta nel più breve tempo possibile. L'impegno deve essere unitario da parte di tutte le istituzioni.
Anche per risolvere l'annoso problema dell'isolamento viario di questo territorio. Un discorso questo che riguarda anche la Perugia-Ancona, dove si punta tutto all'operazione "Quadrilatero", per completare l'intervento della galleria di Casacastalda e delle curve della 318 tra la stessa Casacastalda e Valfabbrica. Anche qui non si può più aspettare come testimoniano i continui incidenti che si verificano su quel tratto di strada.
Salvatore Zenobi dal Corriere dell'Umbria
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