sabato 23 agosto 2008

Museo diocesano di Foligno

Una visita in Duomo, irrinunciabile, e la curiosità di vedere quel che propone il Museo diocesano. Per tanti turisti diventa così un’autentica scoperta l’ingresso nel cuore del Palazzo delle Canoniche, consacrato dalla storia a diventare il contenitore artistico per eccellenza dei tesori e dell’arte religiosa dei secoli passati. Se la promozione deve trovare una sua dimensione e soprattutto se gran parte delle guide stampate ancora non lo citano, il Museo di San Feliciano per ora va avanti sul tamtam e sulle indicazioni che i forestieri ricevono presso il Servizio turistico di Porta Romana, o nello stesso Palazzo Trinci, meta principe di chi arriva a Foligno.
E le sorprese non mancano, perché passando dallo splendore della Sala dei Giganti a quello del Museo sacro ci si rende conto che la città della Quintana può fregiarsi a ragione del titolo di centro artistico.
Un titolo finora sottovalutato in Umbria, ma che complice anche il terremoto del ‘97 oggi inizia a delinearsi chiaramente.
Il periodo di Ferragosto e più in generale quello delle ferie estive, fa tracciare un bilancio positivo delle presenze degli appassionati di storia e cultura, con loro soddisfazione al termine della visita.
Il Museo Diocesano, ultimo arrivato in ordine cronologico (e presto destinato ad arricchirsi con visite guidate negli Oratori barocchi della Curia) si fa apprezzare: alcune rare sculture lignee, tra cui la Madonna di Santa Maria Infraportas - una delle più antiche che si conservino - e il variopinto tabernacolo trecentesco dell’eremo di Pale sono le testimonianze medievali più notevoli ospitate, mentre fra le numerose pale d’altare di cui è ricco il territorio diocesano, se ne può ammirare una del tutto particolare, la Bottega di San Giuseppe, lasciata a Serrone presumibilmente nel secondo decennio del Seicento da un ignoto artista di cultura franco-fiamminga di cui è stata proposta l’identificazione con il pittore lorenese Georges de La Tour. “Ma ovviamente c’è molto altro da scoprire e vedere anche per gli stessi folignati” sottolinea monsignor Giuseppe Bertini, vicario generale della Diocesi di Foligno.
E tra l’altro la stessa struttura, grazie al restauro da poco concluso, merita di essere vista anche perché consente di ammirare scorci mai visti del Duomo e di piazza della Repubblica.
Ad occuparsi del Museo per conto della Curia è la Cooperativa Estethica di cui è presidente Gilberto Petrucci e che si occupa anche della gestione della Biblioteca Jacobilli a palazzo Andreozzi, del Bookshop annesso a Santa Maria Maggiore di Spello, del Teatro San Carlo, di Radio Gente Umbra e del Circolo cinematografico “Ordei”, che peraltro in ottobre organizzerà la seconda edizione del Festival nazionale del Cortometraggio con proiezioni nel teatro di via Aurelio Saffi. Chi visita il Museo Diocesano ottiene anche la nuova pubblicazione tascabile dedicata alla Cattedrale di San Feliciano realizzata dalla Pro Foligno con i testi della dottoressa Giordana Benazzi.

Giovanni Bosi dal Corriere dell'Umbria

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