venerdì 23 gennaio 2009

Fiera mercato di San Feliciano

Torna l'immancabile appuntamento con la fiera del patrono San Feliciano che si terrà il 25 e il 26 gennaio, domenica e lunedì.
Duecentocinquanta ambulanti occuperanno con le loro bancarelle gli spazi antistanti lo stadio di Santo Pietro.
Una collocazione che da quasi trent'anni è andata a sostituire quella del centro storico. Ma passeggiando per Foligno e chiacchierando con i cittadini si avverte la nostalgia per gli anni in cui la fiera animava le vie del centro.
Ricordi piacevoli e malinconici di quei banchi che esponevono mercanzie di ogni tipo in una lunga passeggiata del centro e l'odore delle cipolle tipiche che ogni anno venivano messe in vendita.
"Ricondurla al centro potrebbe essere un modo per rivitalizzarlo - commenta Margherita Marani - dato che nel corso degli anni la città si sta spegnendo; e poi ora è troppo lontana e il posto è scomodo."
Dello stesso avviso è Daniele Ducci. Anche Andrea Donati, che vista la sua giovane età non ricorda i tempi in cui l'esposizione dei banchi per la festività del santo patrono era in centro, preferisce comunque quella vecchia collocazione.
"San Feliciano è dentro le mura della città, quindi la mostra mercato deve essere sulla via lunga cittadina che ricordo dava una certa allegria e colorava Foligno - dice Annalisa Moriconi - sarebbe più tradizionale e con un'atmosfera più spettacolare."
Profumi, rumori e risa tra la folla che gremiva le vie principali di Foligno dove erano allestite quelle bancarelle, risuonano tra i lontani ricordi di Salvatore Pallotta e Giorgio Liviabella, che hanno vissuto i tempi in cui la fiera non si svolgeva presso gli spazi di via Santo Pietro.
"Ricordo con piacere che quando ero solo un bambino abitavo in Piazza dell'Orologio (della Repubblica, ndr) - racconta Giorgio - e non vedevo l'ora che arrivasse la festività di San Feliciano per passeggiare e scrutare tra i barroccini in esposizione, tra quei prodotti tipici come le cipolle o altri tipi di merci a volte irreperibili nei negozi tradizionali.
Mercanzie derivate direttamente dalla coltivazione e dall'allevamento. Di sicuro la fiera in centro aveva tutt'altro sapore ed era molto più caratteristica e allegra - dice con un po' di rammarico Giorgio."
Non va dimenticato, secondo Salvatore, che per gli anziani lo stadio è anche più difficile da raggiungere.
"Sicuramente - dice Emidio Capodicasa - sarebbe un problema riportare la fiera in centro, ma anche la collocazione presso via Nazario Sauro era molto meglio rispetto allo stadio.
Credo che spostare l'evento in altri spazi più centrali possa far aumentare l'afflusso di gente del cinquanta per cento."
"Per una fiera decisamente più comoda, simpatica e caratteristica - dice Emilio Marona - bisogna riportarla in centro"

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