Il tutto per attrarre più clienti, decisamente in calo. Se in passato sia dietro i banchi che a passeggio per fare acquisti c'erano soprattutto folignati oggi la realtà è ben diversa e sono davvero tanti gli stranieri che svolgono la propria attività riuscendo a tirare avanti con la vendita di prodotti a basso costo.
"Negli ultimi anni - spiega Domenico Streni, ambulante da trent'anni - si è verificato un calo vertiginoso delle vendite, non solo a causa di una crisi economica che comunque fa sentire i suoi influssi negativi, ma anche perché è diminuita la qualità della merce in vendita.
Inoltre negli ultimi anni i clienti folignati sono diminuiti moltissimo."
"Anche nel nostro settore - dice Ottaviano Tassi - c'è un calo delle vendite consistente, personalmente cerco di puntare sulla qualità della merce che vendo e sulla fiducia dei clienti.
Per rivitalizzare questo settore sarebbe comunque opportuno introdurre nuovi generi merceologici quali ad esempio frutta e verdura, ma anche pesce."
"In passato - spiega Luca Moretti che nel settore lavora da ben 20 anni - gli ambulanti erano meno tassati e ciò consentiva di mantenere i prezzi più contenuti.Anche per Stefania Paccapelo gli affari non vanno a gonfie vele:
Oggi le cose sono cambiate e lo stesso mercato ha perso di qualità e dunque di forza attrattiva per il pubblico."
"La gente è decisamente più attenta alle cifre che spende - racconta l'ambulante - e i folignati frequentano il mercato sempre di meno al contrario degli stranieri che invece passeggiano volentieri tra le bancarelle.
Il problema, tra l'altro, non risparmia neanche la fiera."
"Le vendite sono in diminuzione anche perché la maggior parte della gente non ha più il tempo di passeggiare con calma al mercato - commenta Lamberto Zamputi - le abitudini sono cambiate e per molti è decisamente più comodo fare acquisti nei centri commerciali."Dello stesso avviso Giuliana Tizzoni:
"Siamo in un periodo di recessione in cui i clienti spendono meno, va anche detto che il massiccio commercio di prodotti stranieri a basso costo ha compromesso il mercato italiano e la sua qualità."
"Nel mercato folignate - esordisce Cornelia Iacob - gli affari vanno piuttosto male. É cambiato l'ambiente in cui si lavora, i giovani non acquistano più da noi e fatta eccezione per qualche anziano i folignati sono sempre meno."Più ottimista Anna Orsini che gestisce un banco di capi d'abbigliamento usati:
"Gli affari vanno piuttosto bene sia perché cerco di orientarmi su un genere di abbigliamento che non è facile trovare altrove sia perché cerco di tenere i prezzi il più possibile bassi"
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