Chiude con un fondo cassa di poco superiore agli ottocentomila euro il conto consuntivo 2008 dell'Ato 3, che riunisce ventidue comuni del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina sotto un'unica bandiera per l'organizzazione del servizio idrico integrato e per il controllo e la regolazione del servizio erogato agli utenti.
La relazione tecnica e i prospetti contabili sono stati predisposti dal direttore Fausto Galilei allo scopo di consentire la verifica e l'analisi agli amministratori che compongono l'assemblea consortile e che nell'occasione erano presenti solo in nove su ventitré (includendo anche la Provincia quale membro di diritto).
La quota rappresentata era maggioritaria (circa il 62 per cento) ma da tempo molti piccoli Comuni non partecipano più a sedute importante, come quella ad esempio relativa all'approvazione della nuova tariffa idrica.
Se il bilancio è stato votato da 9 su 23 enti pubblici, analogamente per la nuova articolazione tariffaria si sono registrate quattordici defezioni, allo stesso modo di quanto era accaduto in occasione dell'approvazione del nuovo piano d'ambito per la bancabilità.
Il conto consutivo 2008 non è stato votato, perché assenti, da Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Giano, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Norcia, Poggiodomo, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Trevi, Vallo di Nera e Provincia di Perugia.
Tutti questi enti messi insieme costituiscono circa il 38 per cento della partecipazione. Erano invece presenti Giacomo Bonini Baldini (Bevagna), Manlio Marini (Foligno), Nando Durastanti (Monteleone di Spoleto), Enzo Animobuono (Nocera Umbra), Alfredo Virgili (Preci), Vittorio Ciancaleoni (Spello), Daniele Benedetti (Spoleto), Giuseppe Mariucci (Valtopina).
L'avanzo di amministrazione non vincolato al Bilancio 2009 viene dunque accantonato rinviando a successivi atti le decisioni per uno specifico utilizzo della somma
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