Un dato sconcertante che riguarda soprattutto quello che nel territorio di Foligno appare il settore più in crisi, l'edilizia, costretta a subire i contraccolpi della crisi internazionale e della progressiva ultimazione dei lavori di ricostruzione postsismica.
Una situazione questa che ogni giorno mobilita l'azione dei sindacati impegnati nell'individuare nuove soluzioni per ridare slancio a questo settore nel territorio.
"Per ogni cantiere che completa il lavoro di ricostruzione - affermano Augusto Paolucci e Filippo Ciavaglia della Cgil - si incrementa il numero di disoccupati."I sindacati, tramite un costante dialogo con le istituzioni, hanno individuato quelle opere pubbliche il cui avvio darebbe una grossa boccata d'ossigeno per tutta l'edilizia.
"L'operazione Quadrilatero - fanno presente Paolucci e Ciavaglia - con i lavori per la strada statale 77 e la linea Perugia /Ancona, in breve tempo dovrebbe assorbire circa 5000 lavoratori.Oltre al rischio disoccupazione, molto forte risulta essere anche quello dell'emarginazione dal momento che molti degli addetti al settore sono stranieri.
Un grosso salvagente dunque, al quale si uniscono i lavori per la realizzazione del complesso dell' ex ospedale, il raddoppio del tratto ferroviario Foligno /Spoleto e quelli per la piastra logistica che sorgerà nella vasta area tra Sterpete e Casevecchie.
Anche la ripresa del discorso relativo alla "Tre valli" - aggiungono i due sindacalisti - con i 100 milioni di euro stanziati, potrebbe portare i suoi frutti all'occupazione nel territorio folignate."
"Negli ultimi mesi - fa sapere Manuele Petrini della Cisl - oscilla tra i 250 e i 300 il numero di disoccupati da noi assistiti e quasi il 70% è costituito da extracomunitari.Purtroppo come in tutti i periodi di crisi, ricomincia a farsi sentire la minaccia del lavoro nero.
Per fronteggiare la situazione riponiamo grande fiducia nell'accordo firmato con la Regione sulla cassa integrazione in deroga, per la quale è previsto un fondo di 8 milioni di euro, molti dei quali destinati all'edilizia."
"La disperazione costringe ad accettare ogni tipo di impiego - sottolinea Petrini - e questo è il terreno adatto per l'incremento del lavoro nero.Ovviamente, tranquillizza Lamberto Fabiani della Uil, non si tratta di un sistema organizzato, ma di un necessario e quasi obbligato sbocco e aggiunge che
A tal proposito noi dei sindacati auspichiamo l'intensificarsi dei controlli da parte di Asl e ispettorato del lavoro."
"le imprese edili a conduzione individuale riescono a parare i colpi della crisi meglio delle piccole e medie aziende."In una situazione così delicata i sindacati esprimono vivo apprezzamento per la sinergia attivata tra le principali imprese locali che, dando luogo a importanti realtà come la Koinon S.p.a., cercano di immettere fiducia e stimoli nell'intero settore.
Sulla crisi del settore e dile, intano, oggi la sezione territoriale di Foligno di Ance ha in programma alle ore 11 una conferenza stampa a Palazzo Varini di Foligno
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