Era da un pezzo che di Orte-Falconara, alias Roma-Ancona, non si parlava in termini operativi. Invece venerdì scorso è stata ribadita la strategicità e soprattutto la priorità del suo completamento nell'atto aggiuntivo dell'intesa generale quadro sulle infrastrutture delle Marche, sottoscritto a Roma dal presidente della Regione Gian Mario Spacca e dal governo.
Un'intesa che ha evidentemente effetti positivi anche per l'Umbria e Foligno in particolare, che sulla questione premono e di cui in tal modo si riafferma la centralità ferroviaria in un contesto di snodo tra Roma, Ancona e Firenze.
E non solo ferrovia ovviamente, ma anche la Quadrilatero perché il tutto riguarda l'ammodernamento infrastrutturale della regione cugina.
Ecco dunque il dettaglio dell'accordo: prioritario è stato definito il completamento delle programmazione ferroviaria interregionale, con la Orte-Falconara e la Ascoli-Antrodoco, senza dimenticare le linee interne come Ascoli-Porto d'Ascoli, Civitanova-Albacina, Fano-Urbino.
Sul fronte stradale, al governo è stato chiesto di avviare nel 2009 la realizzazione della E78 Fano-Grosseto, secondo l'intesa già sottoscritta dalle Regioni Marche, Umbria e Toscana.
Prioritari pure la Pedemontana e il progetto Quadrilatero con la velocizzazione dei lavori sulle direttissime Ancona-Perugia ss.76 e Civitanova-Foligno ss.77.
Nel maceratese previste le priorità anche per il nuovo asse della Val Potenza, il traforo del Cornello, il collegamento con la Flaminia, le trasversali della "Val di Chienti".
Per le opere indicate nell'intesa e ancora da finanziare, il ministero delle infrastrutture si impegna a sottoporle all'approvazione del Cipe o ad inserirle nella legislazione di settore (legge obiettivo) quale passaggio propedeutico al finanziamento del Cipe stesso.
La puntualizzazione sulla Orte-Falconara si spera possa far riprendere quanto prima i lavori sospesi sulla tratta Campello-Spoleto, mentre nelle Marche i lavori procedono speditamente tra Albacina e Fabriano, dove lo scorso 19 gennaio è stato demolito l'ultimo diaframma della galleria da un chilometro e mezzo tra Albacina e Fabriano funzionale al raddoppio.
Nei cantieri sono impegnati 150 operai e sedici tecnici e l'attivazione del doppio binario in questo tratto è prevista per la fine di quest'anno.
Tra Terni e Baiano di Spoleto è poi destinata a nascere la galleria ferroviaria più lunga d'Italia. Soldi permettendo ovviamente, perché servono almeno 600 milioni di euro. Il raddoppio della Orte-Falconara è inserito e parzialmente finanziato nella Legge Obiettivo e approvata dal Governo nel Dpf 2009-2013 per un investimento complessivo di due miliardi e 450 milioni di euro.
Di fatto per questa direttrice - una delle poche linee trasversali della rete italiana - da anni ormai si sta lavorando per il potenziamento infrastrutturale.
E pure il suo completamento ormai si inquadra in termini di lavoro per centinaia di persone
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