Il Gruppo aeromodellistico Foligno vanta oggi 52 iscritti, ma ai tempi dei lanci manuali, quando ancora non esistevano radiocomandi, all'aeroporto ci si poteva già imbattere in piccoli modelli che sfrecciavano con traiettorie circolari e che solo grazie all'ausilio di apposite reti venivano recuperati.
Oggi si parla invece di turbojet, alianti, record di velocità e così via. Ma la tecnologia non è tutto senza passione. Anche per questo il grande impegno che l'associazione sportiva folignate ha messo nell'aeromodellismo viene ora riconosciuto a livello nazionale.
Il prossimo 28 e 29 marzo arriva in città la prima gara dell'anno valevole per il Campionato nazionale organizzato dalla Fiam, la federazione di quello che oggi nessuno definisce più un "semplice hobby".
Nel weekend di fine mese spazio alle competizioni per le categorie F3a "Sport" e F3a "Esperienza". In totale trenta iscritti da tutta Italia. Gli atleti di casa Luca Nocchi e Daniele Fioretti parteciperanno alla F3a "Sport":
"La nostra è la gara più difficile dal punto di vista tecnico - spiega Fioretti, da tre anni nel circuito nazionale - con i modelli bisogna comporre precise figure geometriche, formare angoli di rotazione, rispettare le distanze sia tra l'aereo e il suolo, sia tra l'aereo e chi lo comanda. Se sbagli rotazione di quindici gradi sei già penalizzato."I regolamenti sono ferrei, tanto che arriveranno a Foligno giudici da tutto il Paese, tutti con alle spalle un corso di formazione.
Ma per un certo verso l'associazione di casa sente già di avere centrato il podio. L'ettaro di terreno in cui si gareggia a Foligno è un vero gioiellino, con tanto di pista asfaltata per il decollo dei modellini.
L'area si trova ad ovest dell'aeroporto folignate, in località Sterpete:
"Abbiamo girato tante piste in tutta Italia, la nostra non ha paragoni - afferma con orgoglio Fioretti - non per caso è stata scelta come punto di partenza per il Campionato italiano.Tanto per fare un esempio il presidente dell'associazione sportiva, il comandante Mario Belloni, i suoi aerei se li costruisce da quaranta anni, mentre Leonardo Radi ha collezionato ben 52 radiocomandi tanto che una ditta di modellismo gli ha conferito la targa d'oro dal momento che certi esemplari neanche si fabbricano più.
É una passione che ci porta via tanto tempo, ci alleniamo anche tutti i giorni appena usciti da lavoro.
Ci definiamo dei "malati" e la pazienza delle nostre mogli è infinita."
Gli iscritti del gruppo sportivo hanno un'età che va dai 10 anni agli over 70. Per i principianti è previsto un mese di prova in cui il gruppo mette a disposizione un modellino gratuitamente.
I costi degli aerei radiocomandati vanno dai 300 ai 9000 euro
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