In tempi di vacche magre e tagli indiscriminati, una notizia potrà rinfrancare gli animi quintanari: le casse di palazzo Candiotti sono in salute. A conti fatti - è proprio il caso di dirlo - il bilancio dello scorso anno chiude con un attivo di 1.492 euro. Considerando che l'Ente Giostra non ha scopo di lucro e tutto viene reinvestito per la crescita della principale manifestazione cittadina, c'è di che essere soddisfatti.
La "finanziaria quintanara" 2010 ha numeri di tutto rispetto, è stata amministrata la cifra record di quasi 3 milioni (2 milioni 994 mila e 361 euro). Siamo a intorno ai 6 miliardi di vecchie lire, come il bilancio annuale di un piccolo Comune. E stasera il Consiglio dei cento (ore 21 Auditorium) lo approverà. Entrando nel particolare, il patrimonio immobiliare ammonta a 1.993.098 euro. Tra le attività, altra fetta consistente riguarda il valore del parco costumi.
In armadio ci sono abiti barocchi stimati in 167.329 euro mentre alla voce "attrezzatura varia e minuta" compare la cifra di 149.512 euro. Le pubblicazioni e le opere di Palazzo Candiotti sono state valutate in 25.133 euro ai quali si aggiungono arredamento ed addobbi per 92.669, mobili e attrezzature per uffici 49.497, appena 1.125 euro per gli automezzi. E compaiono persino 6.641 euro di gadget e monete per la Fiera dei Soprastanti. Anche i "quattrini" insomma fanno parte del bottino quintanaro.
Ma quanto ha incassato l'Ente Giostra per l'esercizio 2010 e soprattutto, chi ha contribuito a rimpinguare le finanze della festa dei folignati? Il contributo maggiore deriva da enti e associazioni, con in testa il Comune di Foligno che si è impegnato per 110mila euro come contributo ordinario, con 50mila euro di lavori al Campo de li Giochi e poi ancora 40mila stanziati per la taverna del rione Morlupo e altri 6Omila a favore di lavori nelle taverne. Molto sostanzioso il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, partner decisivo con 85mila euro. Seguono la Regione dell'Umbria che ha destinato alla Quintana risorse per 47mila curo e la Provincia che ne ha concessi 20mila.
Figura inoltre la Camera di Commercio di Perugia, che nel 2010 ha sostenuto la manifestazione con 25mila euro. Un ingente flusso di entrate viene incamerato grazie alle sponsorizzazioni, capitolo importante che influisce per 248.451 euro. E gli incassi al botteghino? Gli ingressi al Campo de li Giochi per assistere alle Giostra dell'anno scorso hanno fruttato 217.946 euro. A questi vanno aggiunti 53.245 euro registrati come proventi da manifestazioni collaterali. Spulciando tra numeri e tabulati, si scopre che per organizzare le due quintane e i cortei storici, l'Ente Giostra ha speso qualcosa come 74.314 euro. Altri 52.188 se ne sono andati per l'allestimento dei campi e 10.780 sono segnati alla voce "spese per i costumi". Solo per i premi nel 2010 sono stati sostenuti costi per 18.884 euro e 12.781 per attività di rappresentanza ed istituzionali. Massiccio l'investimento su promozione e propaganda: 87.040 giuro. Ai dieci rioni sono andati contributi (ordinari, straordinari e perequativi) per 273mila e 500 euro. La sfida per il futuro - come si legge - è quella di aumentare del 30% le sponsorizzazioni. La Giostra più bella del mondo può vincere anche questa sfida.
Claudio Bianchini
Corriere dell'Umbria Mercoledì 18 Maggio 2011
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