Con l'ultimo Consiglio provinciale aperto, la Provincia di Perugia ha reso nota non solo la necessità di non diminuire l'attenzione alla situazione dell'azienda "Antonio Merloni", definita chiaramente di "crisi", ma anche la delibera con la quale l'Ente ha deciso di anticipare la cassa integrazione dei lavoratori dello stabilimento di Colle.
Siglato la scorsa settimana con l'Inps, l'accordo consentirà ai lavoratori di ricevere gli stipendi dall'entrata in vigore della legge Marzano (15 ottobre scorso) a partire dal mese di dicembre, evitando così i tempi tecnici dell'acquisizione del decreto ministeriale e garantendo ai lavoratori una retribuzione nel più breve tempo possibile.
Proprio per questo alcuni operatori della Provincia sono presenti presso gli uffici comunali di Nocera Umbra per agevolare i lavoratori nella produzione della domanda necessaria per ricevere l'anticipo e per firmare il mandato con rappresentanza che permetterà alla Provincia di riscuotere dall'Inps, in seguito, i mesi anticipati.
L'accordo prevede, inoltre, che l'anticipo di cassa integrazione duri un periodo massimo di 3 mesi, con periodicità mensile, ed una retribuzione di 700 euro, non pari alla totalità della cassa integrazione per far fronte a spese tecniche.
Intanto, alla Merloni prosegue il periodo di cassa integrazione a rotazione per un attivo del 60 % dei lavoratori.
Fra quelli che si sono già recati in Comune per presentare la domanda di anticipo, c'è chi sottolinea come lo spirito sia ancora quello di "vivere alla giornata", con la vera incertezza riguardo al futuro dell'azienda e del proprio posto di lavoro che si presenterà a gennaio, alla fine del periodo che i Commissari dell'amministrazione straordinaria si sono presi per la produzione del piano industriale.
Per i 1037 lavoratori i motivi di preoccupazione sono ancora molti e c'è già chi, guardando ai prossimi mesi, parla non in termini di azienda Merloni, ma di ricollocazione
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