domenica 21 dicembre 2008

Palazzo del Podestà di Foligno altri 7 mesi di lavori per il recupero

L'inchiesta che il Corriere dell'Umbria sta portando avanti ormai da diverse settimane si sofferma oggi sul simbolo istituzionale della città di Foligno.
Dopo aver analizzato diverse aree cittadine della periferia e del centro individuando le eventuali problematiche e peculiarità che le caratterizzano, ci è sembrato infatti interessante andare a conoscere più da vicino il palazzo comunale.
Anche perché, al cospetto di una delle festività che maggiormente ha la capacità di unire e riportare gente nel centro storico e quindi in Piazza della Repubblica, abbiamo immaginato che molti di noi si siano posti interrogativi sulla conclusione dei lavori di questo importante edificio, sul giorno in cui verrà "scoperto" e tornerà ad essere vissuto.
D'altronde, già il 14 ottobre dell'anno scorso (10 anni dopo quella scossa di terremoto che ha finito per mettere in ginocchio anche il "simbolo più alto" della città) molte persone attendevano con ansia che insieme al torrino tornasse a vivere anche l'intero palazzo comunale.
Non è stato così e ancora oggi, la facciata di questo grande edificio si nasconde dietro impalcature e teli bianchi.
Dal servizio Beni Culturali dell'Urbanistica ci fanno presente che l'avvio dei lavori del principale appalto (da 7 milioni 200 mila euro) per il miglioramento sismico e recupero dell'edificio ha subito ben due anni di ritardo a causa dei ricorsi di alcune ditte che erano state escluse dalla commissione di gara.
Una vicenda di cui si è parlato molto e che si è conclusa quando questi ricorsi sono stati respinti e i lavori sono stati aggiudicati alla prima ditta sotto soglia.
Così, l'avvio dei lavori è slittato a febbraio 2007, quando il torrino era già stato riconsegnato alla città come anche gran parte degli edifici cittadini danneggiati dal terremoto.
Intanto, però, il secondo appalto (da 240 mila euro) per il consolidamento degli affreschi, non avendo subito rallentamenti, si è concluso nell'agosto dell'anno scorso.
Attualmente, il livello di avanzamento del principale appalto (miglioramento sismico e recupero dell'edificio) è intorno al 40% dell'intero lavoro da portare avanti.
Tenendo conto che sono stati calcolati circa tre anni di lavoro (in totale), dal servizio Beni Culturali dell'Urbanistica ci dicono che
"all'incirca, per la fine del 2010 il palazzo Comunale dovrebbe essere concluso."
Accanto ad esso sorge anche il palazzetto del Podestà che per circa il 60% è di proprietà comunale e per il resto di proprietà privata.
Anche questo storico edificio si affaccia su Piazza della Repubblica ed è legato al palazzo comunale attraverso un unico collegamento (suggestivo e particolare) proprio sopra il vicolo Pertichetti (poco visibile attualmente a causa delle impalcature).
Un unico appalto (da oltre 3 milioni di euro e partito nel 2002) per il palazzetto del Podestà: la ditta ha lavorato fino al 2007 concludendo circa il 60% del lavoro.
Dopodiché, la rescissione di contratto in danno per l'impresa ha determinato l'ultimazione dei lavori da parte di un'altra impresa e quindi un lungo stop dei lavori che riprenderanno - ci dicono dal servizio Beni Culturali dell'Urbanistica - appena dopo le feste natalizie
"perché ci sono già tutti i presupposti affinché il Comune consegni il cantiere all'impresa."
Per il palazzetto del Podestà sono previsti ancora sette mesi di lavoro, verrà quindi riconsegnato alla città nella seconda metà del 2009.
Sia nel palazzo comunale che nel palazzetto del Podestà torneranno gli uffici comunali, riportando così nel pieno centro storico un'importante parte della struttura amministrativa cittadina.
Di certo, una strana concomitanza di vicende ha prodotto tanti e tali rallentamenti sulla tabella di marcia dei lavori, che il palazzo "simbolo" della città verrà concluso e riconsegnato praticamente per ultimo, quando gran parte delle case e degli edifici cittadini saranno già stati conclusi e tornati a splendere da tempo

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