"Il vecchio e il bambino si preser per mano."È questo il titolo dell'opera che Bruna Esposito intende realizzare nell'ambito della Triennale della ceramica organizzata dalla Pro Tadino.
Il progetto complessivo della Triennale della ceramica prevede, infatti, oltre il concorso internazionale anche la realizzazione di un'opera da parte di Bruna Esposito, da posizionare all'interno del centro storico.
Bruna Esposito è nata a Roma nel 1960 e ha vissuto a New York e Berlino. Vincitrice di una borsa di studio a New York ha partecipato a rassegne internazionali come Documenta a Kassel (1997) e alla Biennale di Venezia (1999), vincendo insieme alle altre artiste italiane il Leone d'Oro per la miglior partecipazione nazionale.
L'artista ha lanciato un messaggio presentando un'opera che intende realizzare in sinergia con la città.
In questo senso l'artista ha coinvolto due classi quinte della scuola elementare Domenico Tittarelli, l'UniGualdo ed una serie di artigiani che collaborano con lei.
In particolare Paolo Spigarelli, Giuseppe Biagiotti, Guerrino Anastasi, Mario Viventi, Emanuele Pecci, Franco Salvia, gli operatori del Centro ceramica.
L'intento dell'artista è fare in modo che l'opera sia della città anche nella realizzazione. Il laboratorio con la scuola e con gli anziani inizierà la prossima settimana.
"Parto dalla convinzione, spero non solo astratta, che la terracotta sia una materia tanto vecchia quanto eternamente bambina.La scaletta delle attività tra bimbi, mano nella mano con gli anziani si prefigge di arrivare alla materializzazione delle memorie e gli anziani e ei sogni dei bambini.
Materia sempre innocente e da sempre saggia. Sincera dai tempi dei tempi - afferma Bruna Esposito, spiegando in premessa la sua opera - Gli anziani e i bambini incarnano l'innocenza e la saggezza e, a mio avviso, sono per natura i più sinceri e più vicini al sogno.
Cercando di evitare il rischio di progettare un'opera che piombi dall'alto, vorremmo invece lavorare nel contesto con l'auspicio della approvazione dei cittadini locali.
La lavorazione attraverso il laboratorio ci mette in sintonia, in scala e nelle proporzioni caratteristiche del luogo.
Vorremmo ascoltare soprattutto i sogni-desideri, in particolare modo le memorie degli anziani e i sogni dei bambini."
L'auspicio è che attraverso il laboratorio ci si immerga nel sogno immaginando e disegnando i progetti di nuove fantastiche piazze.
L'opera che l'artista sta progettando sarà completa includendo la posa in opera per l'esposizione permanente di tutti i manufatti creati dai bambini con gli anziani durante il laboratorio.
Questi manufatti dovranno avere delle parti rifinite a lustro rubino oro.
"L'opera vede comprendere pochi elementi tridimensionali - spiega l'autrice - disegnati da me e realizzati in terracotta o/e ceramica e altri materiali.
Questo per creare un contrappunto tra questi pochi e semplicissimi elementi e le forme dei sogni tirati a 'lustro' dei bimbi e degli anziani.
La magia e la ricchezza della fonte della Rocchetta mi fa orientare con entusiasmo alla progettazione di almeno un elemento tridimensionale che sia una semplice fontana, con un impianto idraulico, efficace e semplice, per apportare acqua.
Basterebbe anche solo un filo di acqua. Terracotta, ceramica e acqua sono i materiali prescelti. Essi a mio avviso rappresentano appieno l'innocenza e la saggezza. Il mio auspicio è di cogliere così l'identità e lo spirito che animano Gualdo Tadino"
Nessun commento:
Posta un commento