"Oggi - ha esordito il primo cittadino - è una giornata da ricordare, perché questo progetto dove inizialmente in pochi credevano è invece andato in porto. I risultati sono stati ottenuti grazie ad un importante gioco di squadra e Sellano tra un anno assumerà il ruolo di centro di sviluppo non solo nella Valnerina, ma anche nel territorio compreso tra Spoleto e Foligno."Un obiettivo da centrare con il completamento dei tanti altri progetti in cantiere.
"In breve tempo - ha detto Guerrini - vedrà definito il centro universitario di Montesanto ed è in fase di ultimazione la struttura ricettiva, attraverso la quale daremo la possibilità a chi viene qui a visitare tutte le bellezze presenti sul territorio di fermarsi più giorni. Dobbiamo continuare su questa strada, soprattutto peri nostri figli e nipoti, che in futuro ci ringrazieranno."A queste iniziative, poi, si andrà ad aggiungere la sinergia nata con la Federazione nazionale di bridge.
"Abbiamo iniziato a collaborare con la Mirto srl nel 2005 - ha detto Tamburi - con la volontà di fare del borgo il luogo del bridge. Da parte nostra cercheremo di dare una mano portando nel castello i campus di formazione dei giovani. É la prima volta che vengo qui e sono rimasto veramente colpito dall'atmosfera, rimasta intatta nonostante i lavori. Alla Mirto è riuscita una vera e propria magia."Il progetto, nel dettaglio, è stato concordato con la Soprintendenza per i beni architettonici di Perugia, che lo ha approvato e ne ha controllato la messa in opera. Le imprese realizzatrici sono state selezionate tra quelle di alto livello qualitativo e organizzativo. L'intervento è stato animato fin dall'inizio dalla volontà di restituire al borgo la vita e le attività, così da regalare indimenticabili occasioni di soggiorno in un luogo estremamente suggestivo: all'interno delle sue case turrite sono state ricavate residenze di qualità, ma anche spazi collettivi per favorire aggregazione e condivisione. I lavori condotti all'interno del borgo hanno riguardato gli edifici preesistenti, a partire dagli immobili destinati a uso abitativo e commerciale e fino agli edifici comuni e di pregio storicoartistico, e le strutture indispensabili per una riqualificazione funzionale. Il progetto di restauro è stato realizzato applicando le più moderne tecniche costruttive di edilizia antisismica e di bioarchitettura, tali da assicurare massima sicurezza e minimo impatto ambientale.
"Nelle vie - ha detto Scaramella - sorgeranno un ristorante e un bar, mentre al di fuori delle mura verranno costruiti un albergo, dei campi da tennis, una piscina e un centro di acqua termale. A questi lavori, condotti con sapiente manualità, è stato aggiunto un quid, che ha ulteriormente arricchito il tutto: "l'anima di tutti quelli che ci hanno lavorato" ha detto visibilmente commosso Scaramella, aggiungendo che "poteva essere un intervento privato orientato meramente al business, ma credo che i soldi possano essere anche recuperati in seguito. Quello che conta è tornare a costruire il nostro paese".
Il Giornale dell'Umbria Lunedì 20 Giugno 2011
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