a Palazzo Trinci di Foligno dal 5 giugno al 2 ottobre una mostra dedicata dal bicentenario della morte dell'artista
Tra i più illustri protagonisti dell'architettura Neoclassica in Italia, Giuseppe Piermarini è noto soprattutto come architetto del Teatro alla Scala a Milano e come rifondatore del buon gusto in Lombardia nella seconda metà del Settecento.
La mostra, curata da Marcello Fagiolo e Marisa Tabarrini, propone un ampio panorama della Roma settecentesca a cavallo degli anni sessanta, attraverso i più significativi luoghi dell'apprendistato piermariniano, tra lo scadere del pontificato di Benedetto XIV (1740-1758) e il rinnovato clima culturale del pontificato di Clemente XIII (1758-1769); e quindi della collaborazione a Napoli nello studio di Vanvitelli, prima del trasferimento a Milano nel 1769 e del rientro definitivo a Foligno. Piermarini si rivela figura di architetto moderno, rivolto alla semplificazione e alla razionalità, alla distribuzione funzionale degli spazi, attento alla taratura dei conti, impegnato nel cantiere, inventivo nelle soluzioni tecniche; qualità che si traducono in sobria eleganza e asciuttezza della forma.
Tra le novità che la mostra presenta si segnalano gli anni della formazione, non soltanto in rapporto con il maestro Vanvitelli, ma anche con figure di grande interesse, come Carlo Murena e Paolo Posi, oppure, nei taccuini conservati a Foligno, la scoperta della sua cultura botanica, indispensabile ad un architetto di giardini e di apparati festivi. (E.M.)
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Regione Umbria Venerdì 4 Giugno 2010
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